Samarate: nuovo caso di Coronavirus
«Vi ricordo che ogni numero è un nome e cognome. Intere famiglie che soffrono, vicino a noi, spesso in silenzio. Non dimentichiamolo mai», commenta il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli, che ha anche accennato al piano per la fase due

«Ats Insubria e Prefettura di Varese mi hanno comunicato un nuovo caso di positività al Covid-19 nel territorio di Samarate»: a parlare è il sindaco, Enrico Puricelli.
In città i contagi salgono, dunque a 27, mentre i decessi sono stati 9. «Per tranquillizzarvi – continua – vi posso garantire che le autorità sanitarie hanno messo in atto i protocolli previsti e le misure necessarie per la tutela di chi potrebbe aver avuto contatti con le persone ricoverate»
Nel dimostrare vicinanza e sensibilità nei confronti dei concittadini e delle famiglie colpite dal Coronavirus, afferma: «Vi ricordo che ogni numero è un nome e cognome. Intere famiglie che soffrono, vicino a noi, spesso in silenzio. Non dimentichiamolo mai. Soprattutto chi sottovaluta questo maledetto virus. Chi lo sfida quotidianamente, sottovalutandone la pericolosità. Per lui, per la sua famiglia, per gli amici, per i cittadini. Sono state settimane difficili, a livello sociale ed economico, durante le quali Samarate non ha mai abbassato la testa, dimostrando grande maturità».
«NON ABBASSIAMO LA GUARDIA»
A pochi giorni dall’inizio della fase 2, Puricelli spiega la decisione delle riaperture graduali: «Considerando che siamo più di 16.000 abitanti, siamo riusciti a contenere numericamente questo maledetto virus. Nei prossimi giorni è fondamentale non abbassare la guardia. Settimana prossima inizierà la cosiddetta fase due. A Samarate abbiamo deciso di affrontarla in diversi stadi, con riaperture graduali. Naturalmente qualcuno si lamenterà dei rigidi criteri individuati, ma dobbiamo continuare su questa strada: massima prudenza e cautela, perché il virus è ancora in circolazione e non possiamo permetterci il rischio di agire con leggerezza».
Puricelli poi si appella al senso di responsabilità dei samaratesi: «Ve lo chiedo con il cuore in mano: non pensate che la fase due corrisponda alla sconfitta del virus, anzi. Le libertà riconquistate devono essere gestite da tutti con criterio. Gli anziani e tutte quelle persone più vulnerabili non devono uscire di casa nei prossimi giorni: chiamate i vostri figli e nipoti. Fate portare da loro un fiore ai vostri cari al cimitero. La spesa continueranno a portarvela i volontari del Centro operativo comunale della Protezione Civile. Io mi fido dei samaratesi e della loro responsabilità, dimostrata fino ad oggi. Servirà un enorme sforzo, una grande capacità di adattamento. Penso sarà questa la chiave per far arrivare tempi migliori, specie se col virus, dovremo conviverci a lungo».
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