In spiaggia con la mascherina o a distanza, prime prove d’estate
Già domenica 24 maggio si è vista una specie di "prova generale", con alcune situazioni tranquille e altre con molte irregolarità. L'Autorità di bacino dei laghi Maggiore, di Comabbio, Monate e Varese ricorda le direttive per usare nel modo giusto gli spazi in riva a fiumi e laghi
In spiaggia sì, ma in sicurezza. In attesa del mare – per chi piace – già le spiagge di lago e di fiume vengono prese d’assalto dai bagnanti.
Dal Luinese ad Angera, passando dai piccoli lidi sui Laghi minori, nella giornata di domenica non sono mancate in effetti le concentrazioni di persone, non sempre ben rispettose della regola base: difendere se stessi e gli altri usando la mascherina o mantenendo le distanze accuratamente dagli altri.
Le regole per l’accesso a questi spazi all’aperto sono quelle previste dall’ordinanza della Regione Lombardia per i bagnanti, valide fino al 31 maggio, ha ricordato l’Autorità di bacino lacuale dei laghi Maggiore, di Comabbio, di Monate e di Varese
Anche in spiaggia vige sempre l’obbligo di indossare la mascherina, tranne se si è soli o a una buona distanza di sicurezza dagli altri. Condizione che a volte, anche domenica, si è anche realizzata in punti più defilati, ma che non riguarda le spiagge più affollate.
In spiaggia è necessario mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone e anche tra lettini, sedie e sdraio. Ogni ombrellone deve essere piantato a circa tre metri e mezzo gli uni dagli altri. L’importante è che a ogni postazione sia assegnata una superficie di almeno 10 metri quadri.
Rimangono vietati gli assembramenti e tutte le attività ludiche e sportive che potrebbero provocarli. Gli sport e le attività che si praticano abitualmente in spiaggia sono permessi ma sempre nel rispetto delle norme di distanziamento. In sostanza: no a tornei di calcetto organizzati, ma se volete giocare a racchettoni o dare qualche calcio al pallone va bene, ma solo se si riesce a stare a distanza dalle altre persone.
Per quanto riguarda invece gli sport di squadra si devono rispettare le eventuali disposizioni indicate dalle autorità locali.
In questo quadro di grande frequentazione delle spiagge, non va dimenticato che comunque molti dei lidi del Lago Maggiore rischiano di rimanere senza turisti “veri”, quelli che vengono qui per più giorni: la zona del Lago è meta soprattutto di olandesi e tedeschi, che rimangono ancora guardinghi (le prenotazioni vanno a rilento). Per questo comunque i Comuni rivieraschi e gli operatori si stanno attrezzando anche con campagne per attrarre turisti. A volte operazioni tradizionali come quelle sui parcheggi, a volte pacchetti turistici innovativi.
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