Troppa affluenza: il Bar Dovrana di Lavena Ponte Tresa si autolimita negli orari
I gestori hanno constatato la difficoltà nel gestire l'affluenza e hanno deciso di fare un gesto per contribuire ad una presa di coscienza collettiva. I complimenti dal sindaco e sui social

In questa complessa Fase 2 in cui la “movida” è spesso sotto accusa per la difficoltà di conciliare le regole di sicurezza, i legittimi interessi economici degli esercenti e l’esuberanza della clientela dopo tre mesi di lockdown, arriva da Lavena Ponte Tresa una storia esemplare.
I gestori dello snack bar del Centro commerciale Dovrana dopo aver riaperto con il massimo dell’orario consentito, hanno deciso di fare marcia indietro.
«Nonostante tutte le precauzioni prese, tra cui il distanziamento tra i tavoli, la sensibile riduzione dei posti a sedere interni ed esterni, gli agenti di sicurezza , il risultato ottenuto soprattutto nelle ore serali non è stato soddisfacente – hanno scritto sui social annunciando la loro decisione – Avendo constatato la difficoltà nel gestire l’affluenza e i conseguenti assembramenti di persone nei primi 14 giorni post quarantena, abbiamo deciso di modificare gli orari fino a data da destinarsi, anticipando la chiusura alle 21.30 anziché a mezzanotte».
Una decisione dettata non dall’interesse economico, ma dal senso civico: «Sperando che questo piccolo gesto possa essere apprezzato e possa servire ad una presa di coscienza collettiva, per un ritorno alla normalità in sicurezza».
Il post dei titolari del bar Dovrana ha suscitato molti commenti sui social, tutti positivi. I clienti hanno capito il messaggio e lo spirito della decisione e li hanno ringraziati. “Bravissimi ragazzi siete veramente responsabili e molto intelligenti, questo è un segno di voler bene al prossimo”, scrive Graziella; “Sperando che la clientela indisciplinata si renda conto del vostro sacrificio e sarà più corretta in seguito, comunque onore a voi”, le fa eco Antonietta. E complimenti arrivano al Bar Dovrana anche da oltre frontiera: “Bravi – scrive Michela – verró ancora più volentieri a prendere il caffè da voi quando le frontiere saranno di nuovo aperte”.
Tra i tanti ringraziamenti anche quelli del sindaco di Lavena POnte Tresa Massimo Mastromarino: “Un gesto di responsabilità verso la nostra comunità. Spero che serva affinché tutti prendano coscienza che le misure di distanziamento sociale imposte proteggono se stessi e gli altri”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.