Turotti sul futuro della Pro Patria e della Serie C: “Credo si faranno solo i playoff”
Il direttore sportivo biancoblu è stato protagonista sul canale Facebook di Eleven Sport
Pro Patria, ma anche consiglio federale e ripresa del campionato di Serie C. Sono questi i temi che ha affrontato, in diretta Facebook su Eleven Sport – la piattaforma che trasmette in diretta tutte le gare della Lega Pro -, il direttore sportivo della Pro Patria Sandro Turotti.
Si parte dalla Pro, dal campionato svolto fino al mese di febbraio e ai traguardi stagionali: «Fino alla pausa abbiamo rispettato quello che era il nostro obiettivo. Per il futuro ci sono tanti aspetti da considerare. Riguardo alla squadra bisogna prima risolvere questa situazione caotica, la nostra idea è quella di continuare con questo gruppo di ragazzi ma sarà necessario parlare con tutti. In attacco l’unico sotto contratto è Sean Parker che sta crescendo bene e sul quale contiamo».
Su mister Ivan Javorcic iniziano a circolare voci su un palcoscenico di categoria superiore, ma il direttore Turotti non si sbilancia: « Sono tre anni che lavoriamo assieme. Quando un allenatore sta così a lungo in una società non si può che parlarne bene, c’è un’ottima sintonia ma siamo anche nella condizione di lavorare al meglio, merito del nostro presidente. Sarebbe bello continuare con lui, ma nel calcio non si può mai sapere. Javorcic ha le caratteristiche per puntare a categorie superiori. Vediamo come si concluderà questa stagione, poi parleremo della prossima».
Passando invece a quanto accaduto ieri nel consiglio federale, dove l’assemblea ha di fatto ignorato la richiesta della Serie C, non chiudendo il campionato, il direttore sportivo tigrotto ha provato a fare il punto: «Il discorso sarebbe molto lungo, non è semplice. Il consiglio federale ha adottato una linea considerando tutti professionisti, senza però capire che ci introiti e realtà differenti dalla Serie A alla Serie C. La messa in sicurezza delle strutture, le visite mediche e le altre dinamiche imposte dal protocollo hanno costi enormi per le squadre di Serie C, anche perché questa ripartenza sarà a zero contributi, considerando anche che non ci sarà il pubblico. In questi due mesi ho sentito troppe parole. Da parte mia posso dire di aspettare il 28 maggio».
Il 28 maggio sarà un giorno molto importante, perché si riunirà il ministro dello sport Vincenzo Spadafora con i vertici del mondo del calcio per decidere come proseguire la stagione 2019-2020. Per la Serie C le opzioni sembrano essere due: termine del campionato con playoff semplificati o spareggi promozione e retrocessione. Nel primo caso la Pro Patria dovrà affrontare altre 12 gare, senza contare i playoff; altrimenti finirebbe la stagione senza dover più scendere in campo essendo momentaneamente fuori dalla fascia promozione.
Il direttore Turotti prova a fare prevedere il futuro: «Ho dubbi sulla possibilità di chiudere il campionato per intero, meno rispetto ai playoff. A mio parere il calcio lo suddividerei con la Serie A a 18, Serie B a 20 e Serie C non professionista o con regime fiscale agevolato di 40 squadre».
La richiesta della Lega Pro – respinta dalla Figc – era di fermare il campionato e promuovere in Serie B le prime tre squadre di ogni girone; scelta che il ds Turotti avrebbe appoggiato: «Il Monza è la squadra più forte che ho visto in Serie C negli ultimi 30 anni. Posso dire lo stesso di Reggina e Vicenza. Mai come quest’anno chi era in testa al girone meritava la promozione».
In ultimo una richiesta – e una speranza – per il futuro del calcio a Busto Arsizio: «La Pro Patria per fare il salto di qualità avrebbe bisogno di qualche imprenditore che supporti economicamente il presidente, lasciata troppo sola. Questo aiuterebbe ad avere obiettivi differenti in futuro».
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