Tutta la sinistra contro la manifestazione dei baristi: “Dov’era l’inflessibile Polizia locale?”

La nota è firmata da Antifascisti, Pci, Verdi, Leu, Il Quadrifoglio e Medicina Democratica

La protesta degli esercenti a Busto Arsizio

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa che condanna l’iniziativa capeggiata da Matteo Sabba e che si è svolta sabato mattina in piazza Santa Maria e alla quale hanno aderito alcuni baristi e ristoratori della città di Busto Arsizio.

Commercianti e baristi di Busto Arsizio protestano in piazza

La nota è firmata da Comitato Antifascista di Busto A., Antifascisti Sempre, PCI Busto Arsizio e Federazione Varese, Verdi Busto A., Medicina Democratrica, Quadrifoglio, Liberi e Uguali e, a titolo personale, da Claudio Gallazzi, Marco Caldiroli e Fabio Pariani.

Noi, che sottoscriviamo il presente comunicato, siamo profondamente indignati per l’assembramento organizzato dal presidente del Distretto del Commercio di Busto Arsizio, Matteo Sabba, avvenuto sabato 2 maggio mattina nella centralissima piazza Santa Maria.

Siamo molto dispiaciuti per quanti, pur mossi da preoccupazioni e ragioni, si sono prestati al gioco dell’”adunata”. E’ un momento grave per tutte le categorie, ma da questa pandemia usciremo tutti trasformati in meglio se saremo tutti uniti. Apprezziamo la distanza dall’iniziativa assunta dagli organismi territoriali che rappresentano il commercio e cogliamo l’esigenza che per tutti ora servano chiarezza e orizzonti.

Quale distanza dell’evento e dal suo promotore principale abbia tenuto il Sindaco sarà lui stesso a spiegarlo. Il Sindaco, che lo stesso sabato pomeriggio mediante telefonata registrata ricorda ai cittadini bustesi a quali regole di distanza e comportamento e anche il divieto di utilizzo di parchi e ciclabili i cittadini, deve ora dirci se nella sua città le regole valgono per tutti o se è ammessa la libera interpretazione, o se sta invitando all’insubordinazione. Le questioni nel suo imbarazzante silenzio rimangono aperte.

Da mesi i cittadini lombardi sono coinvolti più di tutti nel contenimento della pandemia del CoVid19, per il quale hanno sofferto lutti ancora inenarrabili; hanno mantenuto il distanziamento sociale e osservate le regole sanitarie e amministrative, sia comunali, sia regionali, sia governative; hanno sacrificato affetti, amicizie, desideri e hanno osservato scrupolosamente la limitazione delle libertà personali per garantire l’uscita dalla pandemia e la ripresa dell’ordinata vita civile.

La manifestazione odierna del fantomatico “gruppo di baristi e ristoratori” è un atto di grande irresponsabilità pubblica, nonché una violazione delle più elementari norme di comportamento in questi tempi di pericolo per la salute. Un centinaio di persone mascherate hanno occupato stabilmente la piazza Santa Maria – dove è il santuario alla protettrice della città dalla peste del ‘600 – per inscenare un’adunata illegale: si badi bene non un flash mob contemporaneo, dove in pochi si crea fermento e risonanza, ma un’adunata triste preventivamente e da giorni annunciata dal Sabba, persona che ricopre un incarico pubblico, ovvero a cui è delegata pro quota anche la tutela della salute e il rispetto della legalità.

I sottoscrittori di questo comunicato pertanto alzano le proprie voci per dichiarare le seguenti vicende.
Per settimane la città è stata sottoposta ad un regime ferreo da parte delle forze dell’ordine, in primis la Polizia Urbana comunale, protagonista nell’elevazione di multe ai cittadini sorpresi alla stregua di malfattori mentre mangiavano una pizza solitaria, mentre attendevano di entrare al lavoro, ma nella mattinata del 2 maggio erano stranamente assenti. Perché?

Il popolo bustese ha evitato di manifestare sia le funzioni religiose che quelle civili, non ultima quella della Festa del Lavoro e l’importante ricorrenza del 75° della Liberazione, come prescritto dai regolamenti di questo periodo emergenziale e per senso di responsabilità per la salute di tutti. Questa amministrazione che parla di sicurezza, e il sindaco primo responsabile della salute pubblica, che posizione assumono di fronte a quanto accaduto? Forse che diventa acclarata la discriminazione tra cittadini che possono violare le regole e chi non le può violare?

E chi viola le regole se ricopre ruoli assegnati dallo stesso Sindaco, può tranquillamente ricoprire la carica assegnata o è più civile che lo stesso sia sollevato dall’incarico? Se no vale tutto!
L’amministrazione del Sindaco Antonelli, responsabile della nomina del Sabba nel ruolo predetto, ha girato centomila euro dei finanziamenti, erogati dal governo Conte, destinati alle famiglie bisognose verso associazioni in maniera assolutamente discrezionale, tra cui quella collegata al gruppo di Sabba. E’ legittimo chiedere quale sia stato il criterio di assegnazione della “mission”.

Solo la regione Calabria ha messo in essere procedure contrarie ai provvedimenti di salute pubblica nazionale per esclusiva polemica ai fini elettorali secondo il più perverso istinto bellicoso, allo scopo di riaprire in anticipo pubblici esercizi nonostante il parere dei tecnici regionali.

Le proteste del gruppo odierno capeggiato da Sabba sono rimaste anonime, quindi non ricevibili da alcuno organismo pubblico, denotando il tentativo di agire con la forza e con il sopruso piuttosto che con la responsabilità individuale e della categoria, all’interno di una sceneggiata in cui è stato impossibile sapere se i partecipanti fossero veri addetti del settore o finte comparse di un film di 100 anni fa.

Con tali premesse e nell’imminente partenza della cosiddetta Fase 2, nella quale sarà ancora necessario mantenere le elementari regole di distanziamento sociale ma anche credere alle parole di Conte secondo le quali alcune riaperture, laddove i dati epidemiologici restassero calanti e positivi, riteniamo di segnalare l’accaduto in un esposto alla Prefettura di Varese.

Riteniamo altresì fondamentale che il sindaco Antonelli relazioni sull’accaduto chiarendo la sua posizione, indaghi sulla mancata sorveglianza dell’evento, attui nei confronti di Matteo Sabba la richiesta di dimissioni immediate dall’incarico amministrativo al quale ha rivolto il peggiore insulto per mero calcolo politico e veniale.

Il corona virus, ci auguriamo, passi al più presto, con l’impegno di tutte e di tutti noi. Ma è entità microscopica sotto osservazione della scienza. L’abuso perpetrato nella storica piazza in assenza di motivazioni deve essere controllato e risolto dalle autorità competenti e fermato con l’impegno e la partecipazione democratica.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 03 Maggio 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.