Alessandro Franzetti lancia a Luino il comitato per il “no“ al referendum costituzionale
E propone all'onorevole pentastellato Niccoló Invidia, “un confronto pubblico su questi temi“

Intellettuale, docente, osservatore della vita pubblica e politica a Luino e, soprattutto, primo fra i candidati alla poltrona di sindaco a venire allo scoperto: Alessandro Franzetti lancia la sua proposta che ha a che fare con un tema non strettamente locale: la riforma costituzionale sula riduzione di senatori e deputati. E lo fa fondando un comitato.
«Ho intenzione di fondare un comitato luinese per il NO al referendum costituzionale confermativo che prevede il taglio da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori», scrive Franzetti.
«Sono contrario perché si tratta di una riforma ideologica oltre che pericolosa. Infatti é il naturale approdo demagogico di quella forza che inizialmente era antisistema e ora é l’emblema del sistema partitocratico che é il Movimento 5 Stelle, che ha convito pure gli altri partiti (in primis Lega e Fratelli d’Italia e poi il PD per mero calcolo politico) portandoli verso la deriva del populismo democraticistico, che nulla ha a che fare con la democrazia. Il vero obiettivo dei grillini é sostituire la nostra democrazia parlamentare rappresentativa con un sistema plebiscitario di democrazia diretta. Alle elezioni libere sostituirebbero volentieri un click sulla piattaforma Rousseau».
«La loro unica argomentazione é quella del risparmio di risorse, ma ricordo a tutti che si risparmierebbero pochi milioni di euro al fronte della perdita di rappresentanza di interi territori. La democrazia prevede dei costi che é giusto mantenere, e non abolire per un pauperismo da due soldi. Mi chiedo come si possa mutare così radicalmente il nostro parlamento solo perché Grillo e compagni vogliono compiere un attacco cosí forte alla nostra liberaldemocrazia. Temo che persino alcuni ministri grillini non abbiano letto per intero la Costituzione…quindi invito chiunque la pensi come me indipendentemente dal suo colore politico a unirsi in questa battaglia di veritá costituzionale».
«E propongo all’on. Niccoló Invidia, amico che stimo, un confronto pubblico su questi temi. La battaglia politica puó anzi deve essere aspra, ma solo sui contenuti, mentre il rispetto delle singole persone mai deve venire meno. Io in politica ho avversari, non nemici», conclude Franzetti.
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