i bambini che vogliono essere indipendenti sono anche i migliori a scuola

La ricerca condotta da Paolo Bozzato, psicologo e docente all'Università dell'Insubria, ha analizzato le aspirazioni dei bambini su un campione di 456 studenti tra gli 8 e i 13 anni

Generico 2018

I bambini che sognano di essere indipendenti e di costruire una famiglia ottengono risultati migliori a scuola e sono in generale più soddisfatti delle loro condizioni di vita. È quello che Paolo Bozzato, psicologo e docente dell’Università dell’Insubria, ha rilevato dopo uno studio condotto su un campione di 456 bambini e ragazzi tra gli 8 e i 13 anni. Lo studio è stato pubblicato mercoledì 13 maggio da Mpdi.

Lo studio ha coinvolto studenti di entrambi i sessi e provenienti sia da realtà urbane che rurali del nord Italia. Durante l’orario scolastico i ragazzi hanno compilato un questionario in cui hanno indicato il livello percepito del loro successo nella scuola e nelle relazioni sociali, la soddisfazione nei confronti della loro situazione di vita in generale e le proprie aspirazioni per il futuro. In parallelo lo studio ha analizzato anche i voti ottenuti dai ragazzi.

In base alla natura delle aspirazioni, Bozzato ha individuato tre gruppi. Il primo e più numeroso è quello “individualistico” (il 68% degli studenti) con ambizioni limitate e rivolte quasi esclusivamente verso se stessi, con poche menzioni a partner o amici e nessuna riguardo l’avere dei figli. Il secondo gruppo è quello “indipendente” (25% degli studenti), vale a dire bambini e ragazzi che vogliono essere autonomi e costruirne una propria famiglia. L’ultimo gruppo è quello “sociale” (7%) e comprende invece gli studenti con speranze e sogni che riguardano amici e la famiglia di origine.

Dalle risposte dei ragazzi non sono emerse particolari differenze tra i maschi e le femmine, così come quasi tutti gli studenti hanno citato aspirazioni riguardanti il lavoro. Quello che Bozzato ha notato è invece una correlazione tra l’età dello studente e il suo rendimento scolastico con la natura delle proprie aspirazioni.

Lo studio ha registrato infatti che gli studenti che rientrano nel profilo “indipendente” ottengono i risultati accademici migliori con una differenza significativa rispetto agli altri due gruppi, così come una maggiore soddisfazione nei confronti della loro vita in generale. Gli appartenenti al gruppo “indipendente” sono anche quelli che hanno indicato il numero più alto di aspirazioni.

Se il profilo “indipendente” è prevalente nella scuola primaria, il più diffuso tra i pre-adolescenti è quello “individualistico”. «Visto – spiga Bozzato – che questo gruppo è quello più numeroso, potrebbe riflettere anche le tendenze individualistiche della società italiana, in particolare quella del nord. I dati nazionali mostrano che un terzo delle famiglie nel nostro paese sono composte da un solo individuo, e la nozione di famiglia non implica più la presenza di un gruppo numeroso come in passato. Sembra che più i bambini maturino, più vengano influenzati dalla società individualistica a cui appartengono, e di conseguenza le loro aspirazioni convergono su temi più individualistici».

«I risultati di questo studio – commenta Bozzato – permettono di comprendere meglio le aspirazioni che animano i bambini italiani, e possono essere utili per gli insegnanti che vogliono affrontare coi loro studenti alcune tematiche sull’orientamento futuro. Sapere che non tutti i bambini hanno lo stesso tipo di “future thinking” potrebbe aiutare i docenti a pianificare, per esempio, attività volte a mitigare la tendenza propria dei bambini di oggi di sviluppare aspirazioni relative quasi esclusivamente al mondo del lavoro».

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Pubblicato il 16 Giugno 2020
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