Casciago, tra Casmo e Comune una “separazione consensuale”
Incontro chiarificatore al campo sportivo di via Piave. Obiettivo comune, non far sparire il nome della società nata nel 1975
Non è stata una giornata semplice quella di venerdì 12 giugno per la Casmo, squadra dai colori bianco rossi, fondata nel 1975, nè per il comune di Casciago. Il futuro della società sembrava messo a rischio dalla fine del rapporto tra la proprietà e il Comune di Casciago: il bando vinto a settembre è risultato nullo per una serie di inadempimenti che hanno portato alla revoca della concessione del campo sportivo comunale.
Dopo una giornata di tensioni, la presidente della Casmo Veronica Orlandi e il sindaco di Casciago Mirko Reto, accompagnato dall’assessore Alberto Gaggioni (non c’era per impegni personali pregressi Stefano Chiesa, titolare dell’assessorato allo Sport) si sono incontrati nella struttura di via Piave.
C’è stato un chiarimento generale, con un clima disteso e collaborativo soprattutto per quanto riguarda il materiale che non era reperibile al campo (un trattorino tagliaerba, due decespugliatori, il defibrillatore) di proprietà della società sportiva, portati nella sede della protezione civile per un fraintendimento e di nuovo nella disponibilità della Casmo.
Il Comune ha ribadito che la revoca della concessione è stata un atto dovuto, non essendosi realizzate le condizioni previste dal bando. Sui debiti pregressi e sui conti da sistemare, le due parti si sono accordate: la Casmo si impegna a saldare i debiti, valutando anche la possibilità di lasciare nella struttura del materiale che potrebbe restare al Comune.
L’incontro è terminato con una stretta di mano virtuale, a sancire la reciproca stima mai venuta meno. Per il futuro, sia il Comune che la proprietà della storica società calcistica di sono impegnati per far sì che il nome della Casmo non scompaia, valutando eventuali proposte che potranno essere inserite nel futuro bando, o con la continuazione dell’attività della società: in che modo questo sarà possibile, lo si saprà in un secondo momento.
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