Crollo di Albizzate, si indaga per omicidio e crollo colposo
La Procura di Busto Arsizio ha aperto un fascicolo per il momento contro ignoti. Carabinieri al lavoro per stabilire le cause del collasso del cornicione che ha ucciso una mamma e due bambini
La Procura della Repubblica di Busto Arsizio è al lavoro per stabilire cosa sia avvenuto in via Marconi ad Albizzate nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì, quando un cornicione lungo oltre 100 metri si è schiantato a terra togliendo la vita da una mamma di 38 anni e ai suoi due bambini di uno e cinque anni.
Una tragedia improvvisa e inaspettata è quella che si trova davanti il sostituto procuratore Nadia Alessandra Calcaterra che ha aperto un fascicolo per il momento contro ignoti. Si indaga per omicidio colposo e crollo colposo. Le indagini sono affidate ai Carabinieri del reparto operativo di Varese, coadiuvati dai Vigili del Fuoco che hanno operato per primi sul luogo della tragedia per salvare quante più vite possibile.
Durante la serata di ieri e fino a tarda notte il pm ha sentito i tanti testimoni della tragedia (alcuni salvi davvero per un soffio), i proprietari del capannone e il sindaco Mirko Zorzo, presente anche lui al momento del crollo nella via per motivi lavorativi.
Il capannone dal quale si è staccato il pesante cornicione di mattoni e cemento non era una struttura a rischio crollo. È stato edificato ex-novo negli anni ’90 in un’area occupata, in precedenza, da un cotonificio ed è occupato da molte attività commerciali e artigianali. Solo i rilievi effettuati sulla struttura potranno dare una prima risposta alle cause del cedimento improvviso e violentissimo. Il magistrato ha anche disposto l’autopsia sui corpi di Fauzia Taoufiq, classe 1982, e dei suoi due bambini, Soulaymane di cinque anni e Yaoucut di uno.
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