Essere genitori nell’estate del coronavirus
Gli psicoterapeuti Alberto Pellai e Simone Matteo Russo incontrano i genitori in diretta Facebook giovedì 11 giugno alle 21
Una recente indagine commissionata a Ipsos da WeWorld Onlus ha rilevato che oltre il 60% delle donne italiane durante il lockdown ha dovuto gestire il carico della famiglia da sola, oltre a quello dello smartworking.
A causa del periodo complesso, concomitante con l’emergenza sanitaria, una donna su due ha dichiarato di esser stata costretta ad “abbandonare piani o progetti di vita o di lavoro”, così come due uomini su cinque.
I dati elaborati da Save the Children mostrano ulteriori criticità familiari: secondo quasi 1000 mamme coinvolte nella ricerca, le principali difficoltà proprie alla fase di isolamento forzato sono state le seguenti: la lontananza dalle persone care (nel 21,7% dei casi), la limitazione di attività personali (15,4%) e il peso della cura dei figli minori (14%). Sono difficoltà che hanno superato, nella percezione del campione, la la paura del contagio (11,3%).
I bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni hanno riscontrato problemi a loro volta: uno studio rileva che quasi 1 su 10 non segue mai le lezioni a distanza o riesce a farlo meno di una volta a settimana.
Approfondisce le difficoltà dei più giovani anche l’importante indagine “Giovani e Quarantena”, promossa dall’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, Gap, Cyberbullismo) in collaborazione con Skuola.net, che ha visto protagonisti 9.145 ragazzi tra gli 11 e i 21 anni. La ricerca ha rilevato che in questo periodo difficile, tra le preoccupazioni maggiori dei più giovani, c’è stata quella di non vedere un bel futuro davanti; lo pensa ben 1 ragazzo su 3. Intanto il 46% ha avuto difficoltà ad addormentarsi, 1 su 2 ha sofferto di risvegli notturni, 1 su 2 si è svegliato stanco, e sempre 1 su 2 ha cambiato abitudini alimentari, ad esempio il 40% ha mangiato a qualsiasi orario e il 40% non ha prestato attenzione a cosa ingeriva. Un dato rilevante come cartina tornasole di un certo malessere è che, nonostante il 35% di loro sia stato sempre connesso, il 74% ha dichiarato di aver sofferto la solitudine.
Questi dati rivelano solo in parte le difficoltà vissute da genitori e figli. Le famiglie si sono trovate a gestire una complessità senza precedenti che sta lasciando in eredità sintomi e fatiche tra giovani e meno giovani. Come possono quindi intervenire le mamme e i papà, per promuovere il ritrovamento di un equilibrio, nella piena consapevolezza delle difficoltà presenti e possibili?
Ne parlano all’interno del webinar gratuito “Essere genitori nell’estate del coronavirus” gli esperti Alberto Pellai e Simone Matteo Russo, entrambi dediti da molti anni al lavoro con gli adolescenti. Approfondiranno, con la mediazione di Alessia Leoni, le conseguenze psico-somatiche di questo periodo difficile sul nucleo familiare, nell’ottica di trasferire strumenti educativi utili anche in un regime di costante imprevedibilità economico – sociale.
La conferenza è aperta a tutti e si terrà in diretta Facebook sulle pagine dell’Associazione Italiana di Psicologia Psicosomatica, che la patrocina, e dell’Associazione nazionale dipendenze tecnologiche Gap e Cyberbullismo, che la organizza, il giorno 11 giugno alle 21.
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