La concentrazione delle banche non deve limitare la concorrenza

È il risultato di un'indagine condotta da Swg e commissionata da Ubi Banca su un campione di oltre mille imprese sul tema dell'interazione concorrenziale nel settore bancario

Generico 2018

La concentrazione del comparto bancario può avvenire, purché non limiti la concorrenza che garantisce l’accesso al credito e condizioni favorevoli alle imprese. È quanto emerge da un’indagine condotta da Swg e commissionata da Ubi Banca sul tema della “Interazione concorrenziale nel settore bancario. Dimensioni e pluralità, rischi e opportunità per le imprese”.

In un momento storico dove in molti guardano favorevolmente e spesso acriticamente a una concentrazione tra banche, questa indagine, condotta nel mese di maggio su un campione di 1.030 imprese distribuite su tutto il territorio nazionale, fotografa l’opinione degli imprenditori. Se da un lato quasi il 60% degli intervistati si dice favorevole ai processi di aggregazione tra banche, dall’altro è opinione condivisa tra le imprese che il processo di concentrazione non debba limitare la concorrenza.

Il 74% delle Pmi del campione intervistato ritiene preferibile avere più banche a disposizione per le necessità legate alla propria attività, dato che sale all’87% per quanto riguarda le grandi aziende. Una risposta che rispecchia la situazione italiana e la crisi di fiducia nei confronti del sistema bancario, dovuta soprattuto alla difficoltà che hanno le piccole imprese ad accedere al credito. Questa potrebbe apparire una contraddizione, ma in realtà non lo è. Se è vero che le pmi sono l’asse portante della nostra economia è altrettanto vero che sono anche le più esposte al rischio del credito. 

Nelle risposte delle imprese sono sette i gruppi bancari ritenuti già di grandi dimensioni: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bnl, Monte dei Paschi di Siena, Ubi Banca, Banco Bpm e Credit Agricole. Mentre Bcc, Bper, Credem e Banche Popolari sono considerate banche di medie dimensioni. È interessante però notare come nelle risposte la solidità della banca, uno dei valori più rilevanti, non venga messa in relazione alle dimensioni della stessa.

La concorrenza è dunque ritenuta necessaria per agevolare l’accesso al credito e la comparabilità dell’offerta, punti imprescindibili per un sistema bancario equilibrato, nonostante la presenza di pochi e grandissimi gruppi bancari potrebbe rafforzare la stabilità del sistema.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2020
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