L’impresa di Nicholas: trasformare il Cuvignone nell’Everest a colpi di pedale
Della Vedova, 20enne ciclista amatoriale del team Sulz Dulz, ha scalato per undici volte il passo sopra Cittiglio per coprire un dislivello pari all'altezza della montagna più alta del mondo
Su e giù per il Passo del Cuvignone, per undici volte in un giorno e compiere in totale un dislivello di 8.848 metri, pari cioè all’altezza dell’Everest, la montagna più alta del mondo. Ad arrampicare sui pedali per completare l’impresa è stato un giovane appassionato di ciclismo di Cittiglio, Nicholas Della Vedova, che sabato 6 giugno ha completato il cosiddetto everesting.
La scelta del Cuvignone è stata… automatica: il passo che sovrasta Cittiglio era il percorso preferito da Alfredo Binda ma è tutt’ora utilizzato come “palestra” sia dai professionisti del pedale sia dagli amatori, e anche Ivan Basso ha scelto spesso questa storica salita (teatro anche di una tappa del Giro d’Italia nel ’95, disputata nel diluvio universale) per testare la gamba in vista degli appuntamenti più importanti della sua carriera. Qualche anno fa invece, il lavenese Martino Caliaro portò a termine altri due record; nel 2015 salì fino al passo per 250 volte in un anno, nel 2016 addirittura 300 volte.
L’impresa di Nicholas è iniziata praticamente di notte: il 20enne è balzato in sella alle 4, dunque ben prima dell’alba, e ha attaccato per la prima volta le rampe del “Cuvignone”. La prima scalata è stata anche la meno rapida, coperta nel tempo di un’ora, tre minuti e ventun secondi e il ritmo è stato simile fino a metà dell’everesting. «Dopo la sesta scalata, intorno a mezzogiorno, ho capito che la gamba era buona e allora ho deciso di aumentare il passo anche perché, nel frattempo, gli amici hanno via via aumentato il proprio tifo e hanno reso tutto più emozionante».
Nel corso della giornata, Della Vedova ha evitato le crisi di fame che rendono, tradizionalmente, più difficile la giornata di ogni ciclista: per combatterle il giovane cittigliese si è affidato a panini con bresaola e petto di pollo affettato, nocciolata da spalmare, frutta oleosa secca e naturalmente tante borracce d’acqua. D’altra parte, nel corso dell’impresa, Nicholas ha calcolato un consumo di circa 10mila chilocalorie.
Dopo più di 12 ore in sella, il portacolori della squadra Sulz Dulz si è trovato di fronte l’undicesimo e ultimo Cuvignone da scalare, con la gamba ormai bollente: «Era il momento più atteso della giornata – spiega Della Vedova – e in quell’occasione ho fatto registrare il miglior tempo di tutte le undici salite: ho scavalcato il passo in 43 minuti e 3 secondi, felice di avercela fatta». In tutto, Nicholas è rimasto sui pedali per 14 ore e 210 chilometri.
Della Vedova, che gareggia a livello amatoriale sia nella mountain bike sia nelle gran fondo, ha concluso l’opera con i ringraziamenti di rito: «Alla mia squadra, la Sulz Dulz, e al gruppo di amici chiamato Donkey Pack. E poi alle due persone che mi seguono assiduamente lungo tutta la stagione: la nutrizionista Chiara Santandrea e il preparatore Giuliano Conconi, i quali mi assistono con tanta pazienza e con la passione nel loro lavoro».
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