Longo Dorni: “Non annulliamo eventi e sagre, abbiamo bisogno di socialità”

La riflessione di Longo Dorni, organizzatore di eventi di successo come la Grotta di Babbo Natale di Ornavasso: "Organizzare appuntamenti in sicurezza è possibile"

Fuochi d\'artificio festa San Antonio a Bedero Valcuvia

«Vorrei incoraggiare gli organizzatori del nostro territorio a non annullare eventi e sagre. Tornerà l’epidemia? Forse sì, forse no…chi può saperlo? Allora che facciamo? Tutti tappati in casa “sine die”? Anche guidare un automobile è potenzialmente pericoloso, eppure tutti ci muoviamo, ovviamente rispettando le norme e usando la prudenza. Se vai in montagna puoi scivolare, se vai a sciare…puoi romperti una gamba: tutta la vita in fondo è un “rischio” ma non possiamo farci terrorizzare se no perdiamo tutto il bello dell’esistenza. I momenti di socializzazione, di festa, di spettacolo, di arte e di bellezza sono essenziali per la nostra vita, non solo per l’economia». La riflessione, pubblicata su un gruppo Facebook dedicato al rilancio del Turismo nella zona dei laghi, è di Antonio Longo Dorni, organizzatore di alcuni tra gli eventi più seguiti e partecipati dell’area del Verbano, uno fra tutti la Grotta di Babbo Natale di Ornavasso.

«E’ inutile mettere bandiere e striscioni con scritto “andrà tutto bene” se poi non facciamo nulla per riprendere un minimo di normalità. Nel nostro piccolo abbiamo riscontrato un grande bisogno di occasioni di socializzazione e di natura e anche altri eventi, tipo San Vito ad Omegna, stanno “scaldando i motori”. Certamente in modo diverso ma senza privare, non solo i turisti (se no chi viene da noi cosa trova?) ma anche i residenti di occasioni di socialità, direi di “umanità. Sul nostro sito abbiamo pubblicato i protocolli con “TUTTE LE NORME PER SAGRE E SPETTACOLI” ed alcuni esempi di soluzioni possibili, che abbiamo implementato per noi e per altre organizzazioni. Potete scaricare le norme da qui”

“In questo momento – conclude Longo Dorni – è importante il sostegno di tutti, a partire dagli enti locali, ma anche dei cittadini perché queste “vacanze italiane” siano magari più sobrie ma non per questo meno vivaci e rigeneranti, anche per il nostro spirito”.

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Pubblicato il 17 Giugno 2020
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