È il momento delle vipere “ma incontrarle è un evento rarissimo“

Dopo il morso di domenica, parlano gli esperti. Il Cnsas ha soccorso 4 persone in tutta la Lombardia negli ultimi 5 anni. L’erpetologo: “Animali schivi e che non sempre iniettano il veleno”

Avarie

Sono numerosi i volontari del Cnsas, il soccorso alpino della stazione di Varese che a memoria non si ricordano di aver mai operato su interventi tecnici di soccorso per morsi di vipera, almeno in provincia di Varese dove negli ultimi cinque anni il Cnsas non è mai intervenuto, fatta eccezione per l’uscita di domenica sul monte Poncione – Valganna – quando una comitiva di escursionisti ha soccorso un 32 enne finito all’ospedale in elicottero.

Le sue condizioni non sono gravi, è stato in osservazione in pronto soccorso ma mai ricoverato in rianimazione. Un fatto rarissimo, tanto che in Lombardia dai report del Cnsas risultano 4 morsi da rettile negli ultimi 5 anni (nel 2017 nessuna uscita). Certo, si tratta di dati parziali, poiché non è detto che le vipere possano mordere sempre in ambiente montano o luogo talmente impervio da dover obbligare l’intervento del Soccorso Alpino.

Ma sentendo il parere degli erpetologi, pare molto difficile che un evento legato al morso di vipera possa avvenire in ambienti diversi, durante un pic nic in un prato frequentato con persone che corrono o camminano, per esempio. O, ancora più difficile, l’incontro in città.

DOVE SONO LE VIPERE – «La vipera è quasi completamente sparita dalla pianura Padana, resiste in alcuni habitat molto limitati e si può invece incontrare nel parco del Ticino fino alla zona del Pavese», spiega il professor Stefano Scali, conservatore di erpetologia al museo di Storia naturale di Milano. Vipere ce ne sono, insomma, però in zone poco battute dall’uomo, «animali molto schivi e piuttosto goffi, a differenza di saettoni o biacchi che però non sono velenosi», spiega l’erpetologo, «e che si possono trovare negli ambienti di transizione tra un habitat e l’altro». Quindi al limitare di una siepe, nelle zone che precedono l’inizio di un bosco, o vicino ai muretti a secco, che rappresentano un facile e caldo rifugio ma anche un ambiente di predazione. Questo, conferma Scali «è il periodo di maggior attività di questi animali usciti dallo svernamento all’inizio della primavera, quest’anno molto calda, e sono in piena attività riproduttiva».

I MORSI – Venire morsi da una vipera non è una cosa facile, e morire, in caso di morso, è ancora più raro. Ma potenzialmente questo evento può avvenire. «La vipera utilizza il veleno per cacciare, e difficilmente lo spreca per un animale troppo grosso che non può mangiare», spiega il professore, «spesso vi sono comportamenti in cui il morso è solo simulato, o, se avviene, è “a secco“, senza veleno». Nel morso della vipera l’emissione del veleno è volontaria: è l’istinto dell’animale a guidare il comportamento, cha ha delle conseguenze: produrre veleno causa dispendi di energie e quindi non va sprecato.

COSA FARE – Ma se si viene morsi quali sono i comportamenti migliori da tenere? «Bisogna fasciare stretto l’arto a monte del morso e poi se possibile immobilizzarlo con delle stecche, come nel caso delle fratture. Poi andare all’ospedale, meglio se trasportati e comunque senza agitarsi». Come da prassi, ovunque ci si trovi occorre chiamare il 112. I comportamenti da evitare sono dunque i rimedi della nonna: succhiare il veleno, incidere il morso o praticare un’emostasi – quindi fermare il flusso del sangue – vanno evitati assolutamente. Il veleno della vipera va in circolo per via linfatica, e quindi ha una diffusione molto lenta e produce la necrosi dei tessuti. È pericoloso se arriva al cuore, quindi praticare dei tagli vicini al morso o utilizzare un laccio emostatico non costituiscono una buona idea ma anzi sono comportamenti che potrebbero velocizzare l’espansione delle tossine nel sistema vascolare. I casi di morte per morso di vipera sono molto rari (anche per via del “morso secco”, vedi sopra) e di solito combaciano con quadri clinici già problematici cardiopatici, persone anziane o nel caso di bambini piccoli. Su un adulto, se ben trattato, il morso con veleno può avere conseguenze solo locali. L’uso del siero è ampiamente sconsigliato sia per la difficoltà di trasporto e conservazione, sia per le possibile reazioni allergiche che può ingenerare.

MAI STATO MORSO“ – La curiosità su un argomento del genere è tanta e una domanda fuori dal protocollo all’erpetologo risulta d’obbligo: è mai stato morso da una vipera? «No, perché sono animali poco aggressivi. Certo, è necessario saperli catturare, con le dovute cautele. Solo i maschi in periodo di accoppiamento sono più nervosi per via del testosterone in circolo. Ma mi è capitato di maneggiare anche per mezzora una femmina gravida senza che mai tentasse di mordermi», conclude il professor Stefano Scali.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Giugno 2020
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Commenti

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  1. Giorgio Martini Ossola
    Scritto da Giorgio Martini Ossola

    Da giovani insieme a tre miei amici eravamo appassionati ereptologi e spesso uscivamo a caccia di vipere e bisce allo scopo di fotografarle. Non siamo mai satti morsi tranne una volta che uno dei 4 ha pensato di far arrabbiare un aspide enorme già di età avanzata,è stato morso ad un dito ma con nostra sorpresa scoprimmo che non aveva inoculato veleno.Sono animali meravigliosi,incredibili e di una perfezione inimmaginabile,ma non sono per nulla aggressivi e sono molto timidi tanto che il loro primo istinto è quello di scappare. Chi viene morso è solo perchè li stuzzica oppure per rarissima casualità.

  2. fracode
    Scritto da fracode

    Buongiorno, ho provato più volte ad inviare una segnalazione di refuso usando il form sottostante, ma senza successo.
    Leggo: “…pericoloso se arriva al cuore quindi incidente il morso”
    Penso che si volesse dire “incidere” al posto di “incidente”
    Saluti.

    1. Andrea Camurani
      Scritto da Andrea Camurani

      Grazie infinite! ac.

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