Il mosaico dei bambini si fa lo stesso, “mosaicizzato”
I bimbi dell'ultimo anno della materna realizzeranno ciascuno un pezzo dell'opera che sarà poi assemblata su un muro in paese
A giugno doveva riaprire il cantiere artistico per abbellire Cuvio, insieme ai bambini della Scuola per l’infanzia “E. Maggi”. I “grandi” avrebbero terminato il loro percorso con i tradizionali festeggiamenti che li accompagnano, simbolicamente, verso il futuro passaggio alla scuola primaria. Avrebbero sommerso le loro maestre con disegni e lavoretti: una traccia, un segno tangibile del loro passaggio, nella consapevolezza, più o meno inconscia, che qualcosa di loro se ne sarebbe presto andato per sempre.
Ecco allora l’idea. La traccia indelebile diventa un “mosaico mosaicizzato”. I 19 bambini che lasceranno la scuola dell’infanzia di Cuvio riceveranno un kit per realizzare un frammento di quel mosaico che avrebbero dovuto fare insieme a noi e alle loro maestre, nelle loro aule. Un kit pensato e realizzato sempre con la guida del maestro di arte musiva Arend di Brenta.
Lo potranno fare a casa, con mamma o papà, e poi lo vedranno ricomposto ogni volta che vorranno passando davanti alla loro scuola per l’infanzia.
L’iniziativa nasce dalla necessaria rivisitazione del progetto “Occhio al mosaico…per una Cuvio più bella”: il cantiere artistico dei bambini per abbellire Cuvio, nell’attuale contesto di emergenza sanitaria.
“La primavera del 2020 è arrivata accompagnata da uno scenario unico, caratterizzato dal distanziamento. Come tutti, anche noi, ci siamo chiesti come sarebbe stato possibile fare ciò che per sua natura avvicina le persone, mantenendole lontane. Un vero e proprio paradosso – spiega Daniela Mior, presidente dell’associazione “Il Pergolario”, promotrice dell’iniziativa – Ma la vita ci insegna ad essere flessibili e a scoprire le cose, non pianificarle”.
Con questa edizione l’arte musiva, che sta coinvolgendo i bambini in Valcuvia, era entrata nel mondo delle fiabe. Le fiabe si collegano alla nostra vita, ai sogni, alle ansie: ci insegnano a navigare la vita, mettendoci nei panni dei loro protagonisti. I bambini hanno bisogno di scoprire in un ambiente sicuro che le cose brutte accadono a tutti.
“Le favole non dicono ai bambini che esistono i draghi. I bambini sanno già che esistono i draghi. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere uccisi”, scriveva Gilbert Keith Chesterton.
Nel rispetto nelle disposizioni normative previste in questo periodo di emergenza sanitaria, i corsi per tutti gli altri bambini riprenderanno il 13 luglio, in piccoli gruppi e all’aperto, presso la Corte del Mosaico a Brenta.
I bambini, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, potranno cimentarsi con l’arte musiva.
Questa edizione (realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo e la collaborazione della scuola dell’infanzia e del Comune di Cuvio), oltre al tema delle fiabe, si impegna a promuovere i diritti stabiliti dalla Convenzione dell’Unicef, per un’infanzia che sia ovunque sana, protetta e libera.
L’intera collezione potrà poi essere ammirata per le vie di Cuvio a fine lavori.
Per maggiori informazioni 3667550411 (Daniela – anche via WhatsApp oppure ilpargolario@gmail.com.
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