Polemica sui camici donati alla Regione. Fontana querela “Il Fatto”

Il quotidiano anticipa un'inchiesta di Report sulla donazione dell'azienda varesina Dama alla Regione. Il Presidente lombardo: Ho dato mandato ai miei legali di querelare"

Generico 2018

Ad aprile, nel mezzo della pandemia e con un grande bisogno di dispositivi di sicurezza per i sanitari la Regione Lombardia, attraverso ARIA spa, aveva avviato una procedura per trovare il materiale. Una manifestazione di interesse a cui avevano risposto diverse aziende tra cui la varesina Dama spa. “Vennero tutte coinvolte e tra queste anche l’azienda varesina” fanno sapere da Palazzo Lombardia.

La Dama, proprietaria del famoso marchio Paul Shark, si era già distinta sul nostro territorio per una fornitura gratuita di materiali al Ponte del sorriso e in quel momento, il 10 aprile, era nato un accordo proprio per soddisfare le esigenze degli ospedali della provincia.

Ora Report e Il Fatto quotidiano hanno messo in evidenza il legame tra l’azienda e il Presidente Attilio Fontana per una fornitura che avrebbe fruttato all’azienda un affare da 513mila euro.

”Ho dato mandato ai miei legali di querelare ‘Il Fatto Quotidiano’ per l’articolo di oggi che anticipa i contenuti della prossima puntata della trasmissione televisiva della Rai ‘Report’ in cui si racconta di una donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia”.

Lo ha comunicato il presidente della Regione Lombardia, in merito a quanto pubblicato oggi dal quotidiano in relazione ad un articolo circa la fornitura di camici durante l’emergenza Covid-19.

Il giornale diretto da Marco Travaglio aveva anticipato l’inchiesta della trasmissione televisiva che solleva il caso di una fornitura di materiale medico avvenuta per affidamento diretto tra l’azienda varesina Dama e la Regione Lombardia. Una fornitura da 513mila euro che, però, era stata già interamente stornata dall’azienda che ha dunque donato gratuitamente la commessa alla Regione per far fronte all’emergenza sanitaria.

Su questa storia la trasmissione, secondo quanto anticipato dal quotidiano “Il Fatto Quotidiano”, aveva sollevato l’ipotesi di un conflitto d’interessi per il Governatore Attilio Fontana, legato all’azienda attraverso la moglie che ha una quota di partecipazione insieme al fratello.

Ai microfoni di Report è stato però Andrea Dini, titolare Dama, a spiegare che dopo la fornitura del materiale la somma prevista era stata interamente stornata lo scorso 22 maggio alla Regione.

“Agli inviati della trasmissione televisiva ‘Report’ – ha dichiarato dunque il Presidente Fontana – avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da ARIA SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo. Oggi il titolo di prima pagina del ‘Fatto’ e il testo mettono in connessione la ditta fornitrice con la mia persona attraverso la partecipazione azionaria (10%) di mia moglie e invocano un conflitto di interesse peraltro totalmente inesistente, proprio perché non vi è stato da parte mia alcun intervento”.

“Il testo del ‘Fatto’- conclude il governatore – infatti, in maniera consapevole e capziosa omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia attraverso la stazione appaltante ARIA SpA non ha eseguito nessun pagamento per quei camici e l’intera fornitura è stata erogata dall’azienda a titolo gratuito. Ho anche dato mandato a miei legali di diffidare immediatamente la trasmissione ‘Report’ dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti e la mia totale estraneità alla vicenda”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Giugno 2020
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