Il ponte di piazza Piemonte ad Arnate ritrova smalto
L'intervento promosso dalla Consulta è stato messo in pratica sabato: nuovi colori, fedeli a quelli storici, per le balaustre del ponte d'inizio Novecento che "chiude" Corso Leonardo Da Vinci
I ponti sul Torrente Arno sono un elemento storico “minuto” del paesaggio urbano di Gallarate e ora almeno uno di essi ritrova un po’ di smalto: è il ponte di piazza Piemonte, le cui balaustre in ferro battuto sono stati ridipinte – con intervento rispettoso dei colori storici – da parte della Consulta Rionale di Arnate. «In dieci giorni siamo passati dal “si potrebbe fare” al farlo» dice Marco Castoldi, presidente della Consulta Arnate-Madonna in Campagna.
Del ponte di piazza Piemonte – in fondo al lungo Corso Leonardo Da Vinci – si è parlato molto un decennio fa, quando venne completato l’intervento di adeguamento del letto del torrente (la stretta curva sotto la fabbrica ex Bellora provocava l’esondazione del corso d’acqua).
Il ponte rinnovato ha mantenuto comunque le balaustre in ferro su pilastrini di cemento, presenti in forme diverse su molti dei ponti comunali sull’Arno, che sono una ventina (di cui tre pedonali, due dei quali di costruzione recente, in via Rusnati-vicolo Volpe e via Monsignor Macchi).
La balaustra di piazza Piemonte presentava vernice scrostata e ruggine. «È partito tutto dalla proposta di un residente e da un post su Facebook dove si era iniziato a parlarne. Abbiamo proposto l’intervento agli assessori competenti Claudia Mazzetti e Sandro Rech, ottenendo l’immediato ok, con complimenti nessi per l’iniziativa.
L’intervento è stato preceduto da una accurata preparazione con gli uffici dell’Area lavori pubblici, anche per assicurare un corretto iter di Paesaggistica: «Poi sabato mattina ci siamo ritrovati con un gruppetto per metterci mano. In questi giorni il gruppo di volontari concluderà l lavoro, manca ormai poco». Il ponte ha ritrovato così la sua sobria eleganza d’inizio Novecento, quando venne tracciato l’alberato Corso Sempione, caratterizzato da tante ville e villette suburbane nel primo tratto e dalla presenza – nel tratto a ridosso di Arnate – della fabbrica Bellora, con il suo piccolo villaggio operaio risalente agli anni Trenta e formato da villette e palazzine dove vivevano gli operai (qui un articolo dedicato, del 2011)
«Qualcuno aveva proposto anche colorazioni “legge” e creative, ma abbiamo concordato sul rispetto dell’aspetto storico» dice con un sorriso Castoldi. Che rilancia anche la richiesta di partecipazione dei cittadini: «Purtroppo le convocazioni della Consulta sono ancora a porte chiuse, ma i cittadini possono fare segnalazioni attraverso presidente.consulta-arnate@comune.gallarate.va.it oppure al gruppo Facebook della Consulta Arante-Madonna in Campagna». Si possono segnalare disagi, ma ci si può attivare anche per fare proposte o farsi parte attiva per interventi sul quartiere.
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