A Porto Ceresio l’anno scolastico si chiude con un concerto virtuale
Venerdì scorso per oltre un'ora, i ragazzi della scuola secondaria dell'Istituto comprensivo Fermi e i loro insegnanti, si sono incontrati su Youtube per dare vita alla festa di fine anno
L’anno scolastico più strano di sempre si è chiuso all’Istituto comprensivo Fermi di Porto Ceresio, Besano e Brusimpiano con un evento virtuale che ha riunito alunni ed insegnanti in un messaggio di resilienza e di speranza.
Venerdì 5 giugno per oltre un’ora, i ragazzi della scuola secondaria con i loro insegnanti, si sono incontrati su Youtube per dare vita ad una festa con musica, mostre d’arte e lavori multidisciplinari.
«Gli edifici scolastici sono ufficialmente chiusi dal 24 febbraio ma in realtà alunni e insegnanti in questi mesi hanno continuato a lavorare dietro il monitor dei loro computer – racconta la professoressa Cristina Bernaschina che con il collega Luca Piazza ha condotto la serata – Ragazzi e docenti non si sono arresi ma hanno voluto vivere in pieno l’anno scolastico, come ogni anno, fino alla festa finale».
Il concerto di fine anno è una tradizione della scuola e nemmeno la distanza ha fermato alunni e professori che hanno organizzato un evento privato online in cui hanno mostrato per più di un’ora video di brani suonati e cantati, mostre d’arte e lavori pluridisciplinari: «I ragazzi si sono potuti rivedere sul monitor mentre suonavano insieme ai compagni, ognuno nel proprio quadratino, dalla propria stanza, ma di nuovo insieme, grazie alla magia del montaggio video – prosegue Cristina Bernaschina – Nella serata non è mancato il momento emozionante del saluto alle terze, siglato dalla canzone “Lo strano percorso” di Max Pezzali in cui alunni di terza e professori hanno cantato insieme, suonato e segnato con la lingua dei segni».
Una serata atipica, ma che rimarrà nella storia dell’Istituto comprensivo come piccolo gioiello di un periodo difficile a causa dell’emergenza sanitaria: «Un lavoro invisibile, quello fatto in questi mesi, nascosto alla maggior parte. Nelle proprie case, alunni e insegnanti hanno dovuto reinventarsi, imparare a fare scuola in un modo completamente nuovo. Le ore di lavoro si sono moltiplicate per tutti, ma il risultato comunque c’è stato e la panoramica di lavori proposti in questa serata ne è stata testimonianza».
«Subito dopo il concerto una mamma ci ha scritto: “Personalmente mi piace pensare che dalle criticità nascano nuove opportunità, e questo ne è l’esempio concreto” – conclude la docente – Forse l’insegnamento più grande che abbiamo avuto da questo virus, è stato questo: non arrenderci e andare avanti, anche quando la strada è particolarmente ripida. Un grazie a tutti gli alunni, ai genitori, ai professori, alla preside e alla vicepreside che hanno reso possibile la realizzazione di questo concerto».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Andrea Camurani su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
lenny54 su “Chiamava ‘finocchio’ nostro figlio piccolo: siamo scappati da quella casa“
PConso su La politica come servizio al territorio: Davide Galimberti e Matteo Bianchi a confronto ad Azzate
Felice su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
lenny54 su "I miracoli del personale non bastano". Riflessioni in pronto soccorso in attesa di una sutura
mariocas su Sottopassi ancora allagati a Busto Arsizio. Perchè qualcuno ci finisce sempre dentro?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.