Reddito di Cittadinanza, Busto Arsizio lancia i progetti utili alla collettività
Pubblicato sull'albo pretorio l'avviso pubblico per la creazione di una graduatoria degli enti del terzo settore che potranno partecipare. I progetti impiegheranno i percettori di Rdc
Il Comune di Busto Arsizio lancia un avviso pubblico per un albo delle associazioni del terzo settore che intendono avviare progetti di utili alla collettività nell’ambito del Reddito di Cittadinanza. Il beneficiario del Reddito di Cittadinanza, infatti, è tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti utili alla collettività (PUC), in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività da lui svolte.
L’Ambito Distrettuale di Busto Arsizio intende costituire un albo degli Enti disposti a collaborare con il Comune per la realizzazione dei progetti utili alla collettività, previsti dalla normativa sul Reddito di Cittadinanza. A Busto Arsizio la platea dei beneficiari del Rdc sono poco più di 1000.
I progetti di utilità collettiva, da realizzarsi sul territorio di Busto Arsizio, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, prevedono l’impiego del beneficiario del RDC per almeno 8 ore settimanali, fino ad un massimo di 16 ore settimanali. La programmazione dell’orario settimanale può essere sviluppata sia su uno o più giorni della settimana, sia su uno o più periodi del mese, fermo restando l’obbligo del totale delle ore previste nel mese.
Le attività previste nell’ambito dei PUC devono intendersi come occasioni di arricchimento a favore dei beneficiari del Rdc, a supporto ed integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dagli Enti. Per questo motivo le attività progettuali non sono assimilabili ad attività di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo e l’utilizzo dei beneficiari di Rdc nelle attività previste dai progetti non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro.
I soggetti obbligati non possono svolgere mansioni in sostituzione di personale dipendente dall’ente che promuove il progetto; le persone coinvolte non possono ricoprire ruoli o posizioni dell’organizzazione e non possono sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie ed altri istituti, né possono essere utilizzate per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro.
Ai beneficiari del Rdc impegnati nei PUC si applicano gli obblighi in materia di salute e sicurezza previsti dalla normativa. La titolarità dei progetti è del Comune di Busto Arsizio, unico responsabile dell’approvazione, attuazione, coordinamento e monitoraggio delle attività poste in essere.
Il Comune di Busto Arsizio si impegna a fornire agli Enti di Terzo Settore ogni informazione utile per il corretto inserimento dei beneficiari nelle attività, e a monitorarne periodicamente lo svolgimento, la frequenza ed il rispetto di quanto previsto dal Patto per l’Inclusione. Sempre in capo al Comune è la garanzia della necessaria copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali presso l’INAIL; la necessaria copertura assicurativa per la responsabilità civile per danni causati a terzi; la fornitura di eventuali dotazioni anti infortunistiche e presidi assegnati in base alla normativa di sicurezza.
L’ente proponente del progetto, invece, si impegna a garantire il corretto svolgimento del Progetto Utile alla Collettività nel rispetto di quanto previsto dal progetto per l’inclusione del singolo cittadino ospitato; a raccordarsi con i Servizi Sociali del Comune di Busto Arsizio per il monitoraggio degli interventi, che prevede la rendicontazione delle attività svolte (tempi e modalità) e la valutazione dell’andamento delle attività stesse; dovrà anche rilevare la presenza dei beneficiari attraverso un foglio firma ovvero utilizzando altre modalità coerenti con la propria organizzazione.
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