Ritornano i concerti degli antichi organi varesini
La rassegna giunta alla 40° edizione inizierà sabato 4 luglio a Castello Cabiaglio. Nel corso degli anni questa iniziativa ha permesso il recupero e il restauro di oltre 90 organi da tutta la provincia di Varese
Dopo mesi di incertezza ritorna anche la stagione concertistica Antichi organi patrimonio d’Europa, ormai giunta alla sua 40° edizione. Dal 4 luglio fino a ottobre sono 19 i concerti in programma, e i protagonisti sono sempre loro: gli organi storici salvati dal degrado e provenienti da tutta la provincia di Varese.
La stagione inizierà sabato 4 luglio alle ore 20:45 a Castello Cabiaglio nella chiesa di sant’Appiano, sotto la direzione artistica del suo ideatore Mario Manzin, organologo e presidente per oltre cinquant’anni della Commissione per la tutela degli organi artistici della Lombardia, e del maestro Irene De Ruvo, musicista e musicologa, presidente dell’associazione Antiqua Modicia. LA stessa sera, alle 21:00, si terrà il concerto di apertura con l’organista Enrico Viccardi che suonerà l’organo Gerolamo Carrera del 1834/35 di recente restaurato dalla ditta Mascioni di Cuvio.
In seguito la stagione percorrerà l’intero territorio varesino coinvolgendo i comuni di Besozzo, Brunello, Brusimpiano, Cairate, Caravate, Cassano Magnago, Cugliate Fabiasco, Gorla Maggiore, Gornate Olona, Lonate Pozzolo, Luino, Maccagno con Pino e Veddasca con 4 concerti sul territorio comunale, Tronzano sul Lago Maggiore, Sesto Calende e Tradate. Il calendario completo si può trovare sul sito: www.antiquamodicia.it.
Si esibiranno molti artisti, alcuni di origine varesina, ma tutti con alle spalle una lunga carriera concertistica, insegnanti nei conservatori di musica e nelle più importati istituzioni per l’alta formazione musicale.
I programmi abbracceranno il grande repertorio della musica per organo storico, con particolare riferimento alla letteratura di metà ‘800, periodo al quale appartiene la maggior parte degli strumenti coinvolti nella stagione, frutto della maestria delle diverse case organare del territorio varesino (Carnisi, Mascioni, Biroldi, Carrera, Prestinari, Bernasconi, Arioli e Franzetti, Chiesa, Aletti, Vedani).
«In occasione di questa 40° edizione – commentano Mario Manzin e Irene De Ruvo – i comuni del territorio varesino, ancora una volta e forse più che in passato, hanno dimostrato la loro forte coesione e manifestato il loro grande interesse per questo progetto culturale che ha come obiettivo primario la tutela e la valorizzazione dei manufatti della scuola organaria varesina, frutto di una maestria che contraddistingue questo territorio sin dalla metà del XVII secolo».
Nel corso degli anni, questa iniziativa ha permesso di recuperare e salvare dal degrado più di 90 organi antichi provenienti da tutta la provincia di Varese.
«Siamo felici e orgogliosi – sottolineano gli organizzatori – perché questo traguardo non lo attraversiamo da soli, ma accompagnati e sostenuti dalle amministrazioni comunali e dalle parrocchie, dai volontari che animano la vita culturale delle comunità, dalle persone che da sempre collaborano alla realizzazione della stagione, dai musicisti, alcuni della prima ora, che rispondono da sempre con grande entusiasmo e generosità, e dalle persone che in vari modi contribuiscono al progetto».
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