I 15mila dipendenti di Eurospin sono in stato di agitazione
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc hanno indetto una giornata di sciopero e lo stato di agitazione a livello di gruppo per "l’indisponibilità aziendale a realizzare i contenuti del protocollo siglato da Governo e parti sociali per la sicurezza sui posti di lavoro"

I 15mila dipendenti di Eurospin, il più grande gruppo discount italiano presente in Italia e in Slovenia con 1.200 punti vendita, sono in stato di agitazione. Alla base della protesta e della giornata di sciopero in tutte le società del gruppo da organizzare a livello territoriale – indette dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs insieme al coordinamento unitario delle strutture e dei delegati – ci sarebbe l’indisponibilità aziendale sulla realizzazione dei contenuti del protocollo siglato da Governo e parti sociali per garantire adeguate condizioni di sicurezza sui posti di lavoro, nel contesto dell’emergenza pandemica da Covid-19, attraverso la condivisione di specifici protocolli aziendali e la costituzione di comitati per la sicurezza, con la partecipazione attiva di Rsa e Rls e delle organizzazioni sindacali.
Ad alimentare il dissenso anche la diffusa l’indisponibilità delle 5 Società del Gruppo a praticare efficaci e strutturate relazioni sindacali. I sindacati hanno anche proposto delle soluzioni concrete al fine di agevolare una soluzione del confronto e consentire finalmente la costituzione di un comitato di gruppo e di 5 distinti comitati (uno per ognuna delle 5 società operative), riscontrando la chiusura del Gruppo rispetto le istanze presentate.
«La divergenza con il gruppo Eurospin e l’impossibilità di giungere ad un accordo – spiegano i sindacati in un comunicato congiunto – sono derivate dall’indisponibilità aziendale a riconoscere una fattiva partecipazione delle rsa e degli rls». Per le tre federazioni di categoria «è essenziale un effettivo coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, che tenga conto del grandissimo numero di filiali che fanno capo a 5 diverse società, presenti su tutto il territorio nazionale».
I sindacati stigmatizzano la condotta “antisindacale” adottata dal Gruppo Eurospin e giudicano «inaccettabile la situazione aggravata anche dalle numerosissime segnalazioni giunte dai territori, fin dall’inizio dell’emergenza Covid» rispetto la mancata osservanza del “distanziamento sociale” imposto dalle norme in vigore e sulle inadempienze rispetto «il contingentamento della clientela all’interno dei negozi, e della messa a disposizione del personale dei dispositivi di protezione individuale e della pulizia e sanificazione dei negozi che dovrebbero essere affidate con frequenza e continuità a ditte esterne, piuttosto che essere svolte dal personale dipendente».
Per i sindacati sono tutti «aspetti che attengono alla responsabilità dell’impresa che hanno dato luogo a diffuse e persistenti criticità» che non consentono di garantire il contingentamento «sacrificato dal prevalente interesse per i fatturati a discapito della sicurezza».
In materia di salute e sicurezza Filcams Fisascat e Uiltucs stigmatizzano anche il «mancato coinvolgimento preventivo degli rls e ritardi nella realizzazione della prevista formazione La situazione di criticità e i gravi problemi emersi sugli aspetti della tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro saranno anche esposte in delle missive che saranno trasmesse alle asl e alle prefetture di tutta Italia».
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