Auser Filo d’Argento ora è anche a quattro ruote
Auser di Busto Arsizio ha ricevuto tramite "Pulmino Amico" e alcune aziende del territorio l’automezzo attrezzato anche per i disabili. Il sindaco: “Siete un patrimonio per la città”
Questa mattina alla sede Auser Insieme di Busto Arsizio è stato ufficialmente consegnato al Filo d’Argento, il servizio di accompagnamento familiare aperto ai cittadini bustesi e patrocinato dalla Città, l’automezzo attrezzato per l’accompagnamento di affetti da disabilità motorie ed attrezzato con dispositivi antiCovid. Il Doblò attrezzato per il trasporto di persone disabili è stato offerto dalla Società “Pulmino Amico” con il sostegno delle imprese locali che hanno sponsorizzato l’iniziativa.
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Auser Filo d’Argento è un servizio di aiuto alla persona, che consiste nell’assistenza tramite sportello telefonico e nell’attività di accompagnamento familiare basato sul contributo dei volontari che accompagnano le persone a fare le proprie commissioni quotidiane, dalla spesa al medico. Necessario, dunque, era un automezzo con cui poter trasportare anche gli utenti disabili.
«Il progetto ci permette di risparmiare sulle spese vive che non vanno a cadere sul bilancio dell’associazione; per noi questo mezzo è ossigeno – ha spiegato il presidente di Auser Maurizio Maggioni ringraziando gli sponsor -. L’associazione si prende l’onere di pagare la benzina; contribuisce raccogliendo i fondi per sostenere le spese vive attraverso le iniziative di promozione sociale. Inoltre, poter trasportare anche i disabili in carrozzina è un orgoglio, si tratta di uno strumento in più e un aumento qualitativo della nostra offerta».
«Se voi non ci foste saremmo messi malissimo; come tutte le associazioni siete essenziali, un patrimonio per la città» ha esordito il sindaco Emanuele Antonelli, orgoglioso di Auser e di tutte quelle associazioni che arrivano dove il comune non riesce ad arrivare: «Aiutate moltissime persone, mentre il Covid non vi ha aiutato a coprire molte spese e questa iniziativa offre certamente una grossa mano grazie ai privati e alla pubblicità; mi dispiace solo che il comune non riesca a comprarlo».
«Le aziende non avevano bisogno di pubblicità, perché sono già ben conosciute sul territorio, ma è un modo per avere dei fondi e fare sempre di più e meglio. – ha sottolineato l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini – E ben venga alla concorrenza di queste associazioni perché significa correre insieme verso servizi sempre migliori. Auguri a quest’attività e grazie al sostegno delle aziende e ai volontari che si donano a queste persone».
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