Bianchi fa un passo indietro, in corsa Bison e Maroni per la candidatura a Varese
Nella storica sezione varesina discussione sui due nomi disponibili alla candidatura dove prevale la voglia di un volto nuovo. Entrambe le candidature saranno sottoposte alla segreteria nazionale
La lega aveva annunciato un cambio di marcia già all’inizio dell’anno con la candidatura che avrebbe portato il partito, e la coalizione di centrodestra, ad aprire prima di tutti la lunga campagna elettorale per le amministrative di Varese.
Ma i tempi sono lunghi e le esigenze della politica cambiano molto velocemente e così dalla fine di gennaio, quando sembrava ormai deciso che a guidare la corsa verso palazzo Estense sarebbe stato il deputato e commissario provinciale Matteo Bianchi, ad oggi le carte in tavola sono già cambiate.
Nella seduta della storica sezione varesina di venerdì 3 luglio Matteo Bianchi si è chiamato fuori e i militanti hanno discusso sul nome di Barbara Bison, avvocato e già sindaco di Gornate Olona e del’ex ministro, ex governatore lombardo ed ex segretario del partito Roberto Maroni. Ed è questa la rosa che sarà sottoposta alla segreteria della Lega Lombarda per la decisione finale.
I quadro si è composto nel pomeriggio di venerdì quando entrambi hanno dato la propria disponibilità alla candidatura. A fare un passo indietro è stato invece il commissario Matteo Bianchi, per lui il partito ha altri progetti sul fronte romano dove già è impegnato tra gli scranni della Camera.
Barbara Bison e Roberto MaroniNella seduta serale alla sede di piazza Podestà sono arrivati dunque due soli candidati. Tra i militanti, per la verità non molti a causa delle misure anti Covid, non c’è stata una vera a propria votazione tra i due nomi sul tavolo ma una discussione dal quale sono emersi due indirizzi.
Il nome di Barbara Bison risponde al profilo di una candidatura in grado di sancire una discontinuità con il passato. Un volto nuovo che mette un punto e una uova ripartenza nella sfida con Galimberti. Quello di Roberto Maroni è invece evidentemente un nome di peso, garanzia di capacità e conoscenza della macchina amministrativa e radicamento sul territorio. Due direzioni diverse tra le quali in sezione è prevalsa quella di un volto nuovo e dunque Barbara Bison. Entrambi i ragionamenti saranno presentati ai vertici del partito.
La sezione leghista di piazza Podestà la sera della votazioneSe questa è la procedura, e i riti, tutti interni alla Lega ci saranno poi da costruire i percorsi estesi alla coalizione di centrodestra. A gennaio il nome di Bianchi aveva ricevuto il consenso unanime degli alleati. Ora, per la Lega, si presenta anche il problema di individuare i giusti interlocutori fra gli alleati con il partito di Forza Italia sempre più in difficoltà e Fratelli d’Italia con molte ambizioni ma una struttura ancora da costruire.
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