Con “Il respiro e la maschera” il teatro varesino riprende fiato

Sono 17 gli spettacoli e 30 gli artisti varesini impegnati in 8 parchi della città nella rassegna “Il respiro e la maschera” che vede spettacoli sul tema dell'albero, recitati sotto gli alberi che li hanno ispirati

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Il primo spettacolo è domenica 12 luglio al cedro del libano di Villa Mirabello: ma sono 17 gli spettacoli e 30 gli artisti varesini impegnati in 8 parchi diversi della città in un progetto inedito, originale, unitario e straordinariamente “in sicurezza”.

Si tratta della rassegna “Il respiro e la maschera” progetto teatrale elaborato durante il periodo di pandemia che vede altrettanti spettacoli inediti, realizzati sul tema comune dell’albero, che hanno come sfondo gli alberi stessi, nei vari parchi della città.

Un progetto nato durante il lockdown: «Tutto è nato d un post su facebook, sotto il quale ci siamo ritrovati a commentare tutti: ci sentivamo stretti, rinchiusi, ma anche pieni di iniziativa – Spiega Chicco Colombo, motore dell’iniziativa unitaria – Poi sono bastati alcuni incontri in streaming per ritrovarsi intorno ad un comune sentire: l’importanza della natura, il valore degli alberi che ossigenano il pianeta e che respirano con noi e per noi, la ricerca di nuova autentica relazione tra ogni essere vivente. E’ da questo confronto che è nato “Il Bosco del Teatro”, che unisce artisti e alberi, ed è nata una rassegna che presenta spettacoli inediti sul tema dell’albero. Di più: sul tema degli alberi sotto cui reciteremo».

Il primo elemento di originalità è quindi la scena. Non quella di un teatro, ma quella dei parchi cittadini: «Nei parchi della Città di Varese si trovano alberi secolari, molto importanti per la loro storia e per la loro qualità botanica – continua Colombo – Sono alberi spettacolari particolarmente adatti ad un lavoro di racconto con i diversi linguaggi artistici: la prosa, la musica, l’arte figurativa e plastica, la danza, la narrazione. Il percorso di Teatro Natura è stato sviluppato intorno al racconto degli alberi più importanti dei parchi pubblici di Varese, come opportunità che nasce dalla consapevolezza che la narrazione, anche quella della pandemia, è capace di identificare, modellare e orientare pensieri e azioni dell’esistenza di ciascuno».

Gli alberi destinati alle attività del progetto sono stati scelti dagli artisti dopo un momento di conoscenza: «E dobbiamo un grande ringraziamento a Daniele Zanzi, Vicesindaco e agronomo di fama, che ci ha affiancato nel progetto – ha sottolineato Colombo – È stato un vero punto di riferimento, e il suo libro “Alberi di Varese” realizzato con le foto di Carlo Meazza la nostra guida. Senza contare che molti di noi l’hanno sommerso di messaggini per avere precisazioni, mentre realizzavano i testi»

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Da sinistra: Francesco Spatola, Chicco Colombo, Davide Galimberti

Palcoscenico per gli spettacoli saranno il parco di Villa Augusta, il parco di Villa Baragiola, il parco di Villa Mirabello, il Parco Mantegazza, il parco di Villa Torelli Mylius, il parco di Villa Toeplitz, il Parco Zanzi e i giardini Estensi.

«È come se finalmente il mondo dello spettacolo varesino tornasse a respirare – ha commentato il presidente della commissione cultura Francesco Spatola – Non è stato difficile convincere il Comune a collaborare: con questo progetto siamo nel cuore di una rinascita culturale che vede protagonisti gli artisti varesini».

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Foto di gruppo degli artisti, per un attimo senza maschera…

In effetti, protagonisti sono proprio alcuni dei più noti artisti varesini: da Marina de Juli a Chicco e Betty Colombo, da Silvia Priori a Serena Nardi, da Luca Macciacchini a Sarah Collu, da Clarissa Pari a Claudia Donadoni, da Francesca Brusa Pasquè a Jane Bowie, alla compagnia Instabile Quick.

«Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto, innanzitutto perchè è frutto di una unione – ha spiegato il sindaco Davide Galimberti – vi siete aggregati, e questo è un grande elemento di forza, in un momento in cui le energie vanno impiegate al meglio. Ma siamo doppiamente contenti perchè la vostra idea è coerente con l’atto strategico programmatico dell’Amministrazione, che metteva al centro dell’attività culturale il paesaggio e l’ambiente»

IL RESPIRO E LA MASCHERA: LE INFORMAZIONI

La rassegna si svolge nelle domeniche dal 12 luglio al 13 settembre.

Capofila del progetto è la Compagnia Teatrale gallaratese Instabile Quick di Giorgio Putzolu, che ha ottenuto il partenariato del Comune di Varese – Assessorato alla Cultura, mentre il coordinamento degli artisti è a cura di Enrico Colombo.

IL PROGRAMMA

Il numero degli spettatori previsto sarà di massimo 50 persone totali per ogni orario di spettacolo, con obbligo di prenotazione al n. 393 3315016 a partire dal giovedì ed entro il sabato precedente lo spettacolo. Naturalmente, saranno rispettate tutte le procedure in termini di sicurezza sanitaria, al momento in vigore.

L’intero spazio destinato sia al pubblico, sia agli artisti sarà completamente recintato e sorvegliato a vista da nostri operatori, oltre al contributo della protezione civile o altro ente. Si ringrazia ABAD Cooperativa Sociale ONLUS per il supporto alla sanificazione in concomitanza degli spettacoli.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 07 Luglio 2020
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