Contributi regionali per chi bonifica e rigenera siti potenzialmente contaminati
La Giunta regionale della Lombardia ha approvato, su proposta dell'assessore ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, i criteri per l'assegnazione di incentivi attraverso un bando

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore ad Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, i criteri per l’assegnazione di incentivi attraverso un bando che finanzia l’avvio dei processi di bonifica e di rigenerazione di siti potenzialmente contaminati a favore di soggetti pubblici e privati non responsabili della contaminazione, per la caratterizzazione e la redazione di studi di fattibilità urbanistico-edilizia.
La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 500.000 euro che varranno sul bilancio dell’anno 2020.
«Regione Lombardia incentiva le azioni dei soggetti proprietari non responsabili della contaminazione – commenta l’assessore Raffaele Cattaneo – che sono propedeutiche alla bonifica, alla riqualificazione e al recupero delle aree potenzialmente contaminate. Verranno infatti finanziati la redazione di Piani di Caratterizzazione e gli studi di fattibilità urbanistico-edilizia necessari per avviare le bonifiche. Il nostro obiettivo è di poter accelerare i processi di bonifica, nella prospettiva di recuperare le aree degradate e di ridurre il consumo di suolo».
L’importo massimo riconosciuto per ciascuna attività ammessa a finanziamento, finanziato tramite fondo regionale, è limitato e non potrà essere superiore alla cifra stabilita, più precisamente 50.000 euro per la redazione del Piano di caratterizzazione o integrazione/aggiornamento dello stesso, 100.000 euro per l’esecuzione del Piano di caratterizzazione, 25.000 euro per la redazione dello Studio di fattibilità urbanistico-edilizia.
Il fondo invece è erogabile in percentuale massima variabile, secondo la tipologia di soggetto beneficiario: il 100% andrà al soggetto pubblico proprietario o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate o al Comune che intervenga d’ufficio, il 50% al soggetto privato proprietario o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate .
L’importo erogato sarà da restituire senza interessi dopo l’avvenuta riqualificazione urbanistica dell’area. Destinatari della misura sono i soggetti pubblici e privati proprietari o comunque in possesso di titolo legittimante la detenzione delle aree interessate, non responsabili della contaminazione e Comuni che intervengano d’ufficio.
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