Creati ma subito distrutti gli spaventapasseri contro il degrado
Per Yak around bambini e famiglie hanno costruito degli spaventapasseri piantati contro il degrado in tre aree verdi delle Bustecche. Gli ultimi sono durati meno di 24 ore
A tre riprese bambini e famiglie del quartiere si sono ritrovati nelle aree verdi delle Bustecche per realizzare, con materiali di scarto degli spaventapasseri cui hanno dato un nome e una storia che ne raccontasse origini e passioni. Spaventapasseri che sono poi stati piantati a difesa di quegli stessi parchi: in via Fusinato, nel boschetto dietro la Piramide e nell’area giochi tra via Gemona e via Osoppo, nel cuore del quartiere popolare dove l’iniziativa si è svolta sabato 18 luglio luglio, con una grande partecipazione molto apprezzata anche dai promotori di Karakorum teatro. Peccato che proprio qui gli spaventapasseri siano stati abbattuti e manomessi in meno di 24 ore, per il dispiacere dei bambini e delle loro famiglie che li hanno visti malconci l’indomani mattina dalle finestre.
“In via Fusinato gli spaventapasseri erano stati abbattuti “per gioco” da un gruppo di bambini non placati dagli adulti che li accompagnavano. Gli spaventapasseri più longevi invece sono stati quelli piazzati nel boschetto dietro piazza De Salvo che hanno subito qualche danno più che altro da vento e agenti atmosferici”, racconta Maddalena Vanolo di Karakorum teatro, la compagnia che ha fatto della Piramide la propria Residenza teatrale e che ha promosso il progetto culturale e artistico Yak around in cui si inserisce anche l’idea dei laboratori per creare degli spaventapasseri-guardiani contro il degrado.
Gli spaventapasseri erano stati costruiti con l’aiuto degli artisti di “Delle Ali teatro” con materiali di riciclo e avevano stimolando adulti e bambini a collaborare in piccoli interventi di falegnameria per creare “l’ossatura dei pupazzi” e creatività per vestirli e dar loro un nome e una storia “che è stato per i bambini un atto di appropriazione delle loro creazione”, spiega Maddalena.
Vederli quindi maltrattati, buttati a terra o spaccati è doloroso per i bambini: “Organizzeremo una nuova iniziativa per lasciare un segno del passaggio di questi spaventapasseri e raccontare ai bambini storie coerenti con quelle inventate da loro per ciascun pupazzo, di evoluzione e viaggio verso nuovi obiettivi”, racconta Maddalena Vanolo.
Quello che serve ora è un segno di rivincita per i bambini che si sono impegnati per il loro quartiere, prima del prossimo evento di Yak around a settembre. Perché “gli spaventapasseri sapevano di avere un compito difficile, ma non si arrendono mai”.
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Ma in certi luoghi frequentati anche da vandali, non sarebbe opportuno piazzare delle fototrappole in modo da immortalare certi individui e sanzionarli a dovere?