“La mia casa è fragile” racconta il lockdown

Prosegue la rassegna dello Spazio Farioli con l'esposizione in vetrina di opere e installazioni realizzati dagli artisti durante la quarantena. E’ la volta di M. Giovanna Massironi

Arte - Mostre

Quarto appuntamento dell’iniziativa “I doni della quarantena”, l’esposizione in vetrina di opere e installazioni realizzati da differenti artisti durante il lockdown.  Dopo  l’opera di Irene Cornacchia “Abbracci mancanti”, da sabato 11 luglio fino a sabato 25 luglio la vetrina di Spazio Arte Carlo Farioli ospiterà l’installazione “La mia casa è fragile” realizzata da M. Giovanna Massironi con  Filobus (il laboratorio permanente di Arti tessili dell’Associazione Culturale).

“La casa non è semplicemente avere un tetto sopra la testa e quattro mura intorno. – spiega l’artista –  Nella lingua araba, per esempio, il significato di casa si estende a tutte le relazioni e ai legami che appartengono a chi la abita. E’ un significato che travalica il luogo fisico in sé e per sé, fatto di pieni e vuoti, fisici ed emotivi. E’ un luogo che dovrebbe ripararci, in qualche modo proteggerci e custodire la nostra intimità. Spesso però non è così. La mia casa è fragile ed è andata in mille pezzi. Abbiamo tentato  di ricostruirla  partendo proprio dalla fragilità che contraddistingue la nostra vita. Il lavoro di “ristrutturazione” simbolica è iniziato prima che fossimo costretti dall’emergenza sanitaria ad una quarantena che ci ha forzatamente tenuti chiusi tra le mura domestiche dove, in solitudine, abbiamo continuato a tessere tirando i fili della nostra vita. Ricucendo, là dove era possibile farlo. Abbiamo lasciato le maglie larghe e molti vuoti perché oggi abitiamo case senza muri”.

L’iniziativa  “I doni della quarantena” è nata in un momento che ancora resta di grande incertezza. Si è pensato di continuare a trasmettere i valori dell’arte trasformando la vetrina della  sede di via Silvio Pellico 15 a Busto Arsizio in una sorta di Micro Museo sempre visitabile perché aperto sulla Città, destinato a chi cerca un incontro con l’arte e a chi passa casualmente per strada.

Ogni quindici giorni si alternano installazioni di artisti e opere a cura di Filobus. Ognuno racconta e si racconta.

Seguirà l’esposizione in vetrina dedicata all’artista Dora Ayala.

Spazio Arte Carlo Farioli, via Silvio Pellico 15, Busto Arsizio – T. 348 7224557

www.farioliarte.it – info@farioliarte.it

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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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