“Chi l’ha visto” chiude con il mistero del Leonardo sparito dal museo Baroffio
L'ultimo servizio di Chi l'ha visto, andato in onda nella serata di mercoledì 29 luglio, ha chiuso una stagione di misteri con uno dei casi irrisolti più importanti del sacro Monte
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E’ stato l’ultimo servizio di Chi l’ha visto, andato in onda nella serata di mercoledì 29 luglio ed ha chiuso una stagione di misteri con uno dei casi irrisolti più importanti del sacro Monte: il furto di una sanguigna – bozzetto in carboncino rosso – attribuita a Leonardo da Vinci.
Un fatto avvenuto nel 1974, di cui qualcuno può dare però ancora delle tracce: il bozzetto di san Giovanni Battista nelle sembianze di Bacco, il cui dipinto è conservato al Louvre infatti si trovava in Italia, «In un angolo di paradiso della provincia Lombarda» come spiega la giornalista, cioè al museo Baroffio.
Trafugato oltre 40 anni fa, il dipinto è ancora nella memoria di molte persone, che sono state intervistate nel servizio: da Ambrogina Zanzi, studiosa della storia locale, che ne ha raccontato la storia, a Pietro Lotti, restauratore che l’ha definita «Un’opera del museo famosa per la sua assenza».
Il bozzetto non era autografo, ma per molti era considerato come autentico: a sottolineare la somiglianza con il dipinto del Louvre ci ha pensato Marina Albeni, curatrice del museo Baroffio, mentre lo scultore Paolo Borghi, che l’ha visto, ne ha ricordato «La freschezza di tratto, malgrado fosse rovinato».
E mentre Carlo Capponi, consigliere del museo Baroffio, lancia l’appello per il suo ritorno, considerato che potrebbe “Essere in possesso di qualche collezionista”, una donna misteriosa al telefono racconta del disegno e del fatto che l’allora custode del museo raccontasse come «Chiunque avesse spostato la sanguigna di Leonardo, avrebbe subito un sortilegio».
L’appello conclusivo, del servizio e della trasmissione, è tipico di “Chi l’ha visto?”, cioé: Qualcuno sa dov’è?
Chissà se anche questa volta la popolare trasmissione di Rai Tre saprà fare il miracolo.
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