Mascherine e scodella: anche nel 2020 la tradizione del brodo a Gallarate
Il virus non ha fermato la festa tradizionale più amata in città, nelle strade della "cuntrada dal broeud": presenti in tanti, capitanati da Pietro Tenconi

Mascherine e scodella, anche quest’anno Gallarate non manca all’appuntamento con la ricorrenza della Madonna del Carmine, la festa della cuntrada dal broeud.
Lo scenario è sempre lo stesso: una domenica di luglio, nelle viuzze della “contrada del brodo”, un tempo il rione più povero del borgo e oggi la zona più popolare e vitale del centro storico di Gallarate. A cambiare un po’ lo scenario, quest’anno, c’erano le mascherine e il distanziamento, misure necessarie per poter assicurare la festa.
«Che splendida giornata all’insegna delle nostre tradizioni!» dicono dalla Pro Loco, da anni organizzatrice della festa domenicale (e degli altri momenti nell’arco della settimana. «In tantissimi, nel rigoroso rispetto delle norme vigenti, i Gallaratesi che hanno fatto la fila per il brodo in Contrada». Tra i tanti (presenti anche , spicca come sempre la presenza di Pietro Tenconi, il mitico Re Risotto che non è mancato neppure quest’anno, a 95 anni di età.
È lui la memoria storica dell’origine della festa popolare, nata nel 1948 “sovrapponendosi” alla ricorrenza religiosa religiosa della Madonna del Carmine: il simbolo della festa è la scodella di brodo, quella che un tempo veniva distribuita per pochi spicci agli operai che venivano nelle prime fabbriche e officine che si assiepavano lungo il corso del torrente Arno, che forniva acqua alle caldaie degli opifici e fungeva – purtroppo – anche da scarico.
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