Ripresa delle scuole: il Comune si organizza per sostenere il tempo pieno
In commissione, l'assessore ai Servizi Educativi Dimaggio ha presentato i piani per il nuovo anno che si aprirà il 14 settembre. Per i servizi parascolastici saranno necessarie più educatrici
Sono 96 gli interventi di sistemazione chiesti dai dirigenti scolastici delle scuole primarie varesine. Piccoli aggiustamenti per adeguare gli spazi alle nuove normative Covid e che verranno finanziati con i fondi PON, « Sempre che troviamo aziende disposte a lavorare in agosto» ha commentato l’Assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio presentando in Commissione il progetto per la riapertura in sicurezza delle scuole primarie e secondarie di primo grado, oltre ai nidi e all’infanzia di competenza statale e comunale.
A poco meno di 50 giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico, si discute ancora di organizzazione rincorrendo linee guida nazionali che si vanno accavallando. Una cosa sembra essere certa: la riduzione a 50 minuti dell’ora porterà a un ripensamento del tempo scuola anche di quello pieno. I dirigenti stanno ancora organizzando il monte ore ma c’è la concreta possibilità che si esca un’ora prima ( alle 15 invece che alle 16) o che si faccia un rientro pomeridiano in meno.
La questione non è di poco conto per l’amministrazione comunale che deve sopperire alla mancanza di tempo scuola con i servizi parascolastici: « Abbiamo già chiesto le iscrizioni e registrato 631 bambini – ha spiegato l’assessore Rossella Dimaggio – a settembre riapriremo le iscrizioni, ma, temo, che dovremo contingentare i nuovi ingressi e fare delle graduatorie dando priorità ai genitori che lavorano entrambi».
Ci sarà un problema di personale: « Così come le scuole, anche noi chiederemo di poter aumentare la nostra squadra di educatrici che dovranno lavorare sia per i servizi parascolastici, probabilmente da potenziare, sia per il sostegno. Se verranno confermate le previsioni organizzative delle scuole, come amministrazione dovremo accollarci circa 180 ore in più».
Ingressi e uscite saranno scaglionate: si arriva tra le 8 e le 8.30 e si uscirà con analoga progressione. Ai genitori verrà permesso entrare nella sede scolastica solo per condivise necessità: «Occorre tenere fuori la maggior parte degli accompagnatori nel caso dovessimo rintracciare i presenti per un’emergenza».
Quanto agli spazi scolastici, non sembra esserci problemi di aule: alcuni presidi hanno chiesto l’utilizzo delle sale mensa per fare lezione, luoghi che diventeranno di uso promiscuo e costringeranno a igienizzare ogni volta: « I costi per le pulizie sono lievitati a dismisura, sino a raddoppiare» ha commentato la Dimaggio. Per il resto, non si ravvisa la necessità di riattivare scuole dismesse: « Abbiamo almeno una ventina di aule libere nel plesso di via Brunico, mentre nessun dirigente si è detto interessato ad occupare la scuola di Calcinate del Pesce».
Per i trasporti, infine, saranno confermati quelli che arrivano alle medie Vidoletti e Anna Frank, e le navette che trasportano gli alunni dalla Rasa alla casetta di sant’Ambrogio e quelli che dal Montello devono raggiungere via Busca: « Le nuove linee guida sui mezzi di trasporto ci permettono di mantenere tutti i servizi». Andrà pensato un potenziamento, invece, per il trasporto disabili.
Situazioni meno complesse per l’infanzia, dove gli ambienti verranno suddivisi in modo da ospitare piccoli gruppi, e i nidi dove il rapporto un educatore ogni 6 lattanti o uno ogni 7 divezzi dà garanzie di rientro in sicurezza.
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