“Sea non deve fare l’immobiliarista, ma pensare a far girare l’aeroporto”
“Ambiente e infrastrutture, sono queste le nostre priorità. Per Sea l’impegno dev’essere far funzionare l’aeroporto e far tornare il lavoro, non metterei in competizione con il territorio esterno”. Parla il presidente di turno del Cuv Roberto Nerviani, reduce dall’incontro con i colleghi del comitato dei comuni limitrofi a Malpensa.
A seguito della presentazione del masterplan di Sea per il nuovo aeroporto del 2035, il Cuv ha deciso di riunirsi per decidere una strategia comune, ascoltando e garantendo a tutti i comuni la possibilità di esprimere le proprie critiche. I punti più caldi del masterplan riguardano l’espansione dello scalo a sud, che impatterebbe sui territori di Ferno e Lonate Pozzolo.
”Presto – annuncia Nerviani – chiederemo a Sea di spostare il termine per presentare le osservazioni al 15 ottobre. Il 5 settembre, il termine attuale, è troppo vicino, considerato il mese di agosto di mezzo. Abbiamo scelto il 15 ottobre perché si saranno già insediate tutte le nuove amministrazioni comunali (Casorate Sempione e Somma Lombardo, ndr).
Nerviani promette anche un confronto – probabilmente già il 5 agosto – con le associazioni critiche nei confronti dell’aeroporto (che avevano richiesto un incontro con i sindaci del Cuv): “Sarà solo con i rappresentanti, perché dobbiamo evitare gli assembramenti. Cerchiamo di evitare striscioni o manifestazioni di questo tipo: un incontro tranquillo per discutere delle varie istanze, rispettando le norme anti-Covid. Poi – aggiunge – a settembre incontreremo anche i sindaci dei comuni di seconda fascia; ho già parlato con il sindaco di Sumirago”.
”Bene lo stop alla terza pista. Ma niente alberghi all’interno di Malpensa”
Nerviani mantiene la linea tradizionale del Cuv degli ultimi anni, nella ricerca di un dialogo pacato con Sea pur senza trascurare le proprie osservazioni. E ricorda il ruolo di Sea: “È un gestore aeroportuale, non un immobiliarista. Si deve occupare di lavoro, di riportare il traffico degli aerei ai livelli normali, non di costruire alberghi. Perché così fa una concorrenza sbagliata al territorio: in questo momento gli hotel della zona faticano a stare in piedi, se si inseriscono pure loro rischiano di dare la mazzata finale all’economia del territorio”. E sulla terza pista prova a tranquillizzare tutti: “Non ci sarà, lo ribadisco ancora una volta. Non c’è bisogno di preoccuparsi inutilmente”.
”Noi non siamo contro l’aeroporto”, ribadisce. “Se si vuole andare avanti mano per mano siamo disponibili. Altrimenti non ci facciamo tirare la giacchetta”.
L’altro punto su cui ha messo l’accento il presidente del Cuv è lo sviluppo delle infrastrutture: “Se Malpensa si ingrandisce e le strade rimangono le stesse, c’è un problema evidente. Questo è un tema fondamentale per noi”.
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