La strage di pesci nell’Olona causata (forse) da un cantiere ad Induno Olona
Il mistero svelato dall'amministratore unico di Olona spa, ma la ricostruzione non convince del tutto l'avvocato Brumana leader degli Amici dell'Olona
La moria dei pesci che ha creato tanta preoccupazione e disagio a Legnano una decina di giorni fa, sarebbe avvenuta «a causa di un cantiere nel territorio di Induno Olona, e sia l’intervento dei Vigili del fuoco nella serata del 2 luglio u.s., ed il successivo intervento dei Carabinieri Forestali di Arcisate non hanno fornito evidenze rilevanti. Le elevate temperature del periodo e le condizioni di magra del fiume possono favorire eventuali fenomeni di anossia anche a seguito degli eventi temporaleschi del 2 e 3 luglio».
Il “mistero” è stato svelato oggi, domenica 12 luglio, da Antonio Marco Belvisi, amministratore unico di Olona spa società proprietaria dei depuratori del fiume, che rigetta quindi ogni responsabilità attribuita agli impianti che si trovano lungo il corso d’acqua.
L’attenzione prestata da Belvisi, che ha inviato una lettera dettagliata agli Amici dell’Olona, è stata gradita da Franco Brumana, leader del gruppo ambientalista, che da un lato esprime comunque perplessità sulla ricostruzione fatta, ma dall’altro apprezza l’operato del manager «del tutto differente da quello dei suoi predecessori . I depuratori continuano ad inquinare l’Olona perché occorre tempo per riadattarli e Belvisi insieme ai vertici di Alfa, a cominciare da Mazzucchelli, si stanno dando da fare seriamente in questa direzione recependo le nostre richieste – commenta Brumana – Le difficoltà sono molteplici ma registriamo continui passi avanti . Ora attendiamo che si perfezioni la indispensabile fusione tra Alfa che eseguirà le opere e la società di Belvisi e che partano i lavori al depuratore di Varese Pravaccio».
Fiducia in Belvisi, riposta da Brumana, anche perchè l’amministratore di Olona spa conferma che «resta comunque la mia massima attenzione con l’aggiornamento della qualità degli scarichi degli impianti, e con tempestiva comunicazione ad Arpa. Prosegue poi l’incarico al Politecnico di Milano Dipartimento d Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” che sta effettuando le indagini olfattometriche nel territorio di Castellanza, Marnate e Olgiate Olona e vi terrò aggiornati non appena avrò i risultati».
Lo stesso Belvisi sempre oggi sui social, dove la causa della strage dei pesci continua a destare commenti preoccupanti, ha poi giustificato le sue affermazioni avendo solo riportato «quanto scritto da Arpa, e in tutta sincerità anche a me non convince. Posso rassicurarvi che i controlli fatti sui depuratori non hanno evidenziato anomalie. La vigilanza continua sempre e ho chiesto report settimanali».
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