A Villa Mylius nasce il primo Parco inclusivo di Varese

Oltre 180mila euro è la somma raccolta in pochi mesi dalle due mamme promotrici del progetto: Anita Romeo ed Emanuela Solimeno

Aula studio nel verde di Villa Mylius

Un parco giochi inclusivo a Varese. È stata raggiunta infatti la cifra necessaria per far nascere il primo spazio ludico totalmente accessibile all’interno di villa Mylius a Varese. Un luogo dove tutti potranno giocare insieme, senza differenze o barriere. Tutto questo grazie ad un percorso di crowdfunding che ha visto la grandissima partecipazione e disponibilità di tanta parte della città, dal mondo associativo a quello privato fino ai tantissimi singoli cittadini.

Centottantamila euro, è questa la somma raccolta in pochi mesi dalle due mamme promotrici del progetto: Anita Romeo ed Emanuela Solimeno, per conto dell’associazione ASBI Onlus insieme agli sponsor principali: la Lions Clubs International Foundation con i Lions Clubs Varese Prealpi, Sette Laghi ed Europae Civitas (che hanno donato oltre metà dell’intera somma). Una cifra raccolta grazie alla grande generosità dei varesini che permetterà ora di realizzare concretamente il primo parco inclusivo della città, il Parco Gioia. È questo infatti il nome scelto per l’area che verrà realizzata rigorosamente con giochi inclusivi che verranno posizionati creando 5 splendide isole ludiche, ognuna con un tema diverso: amicizia, compagnia, movimento, musica e sensibilità. I lavori per realizzare il nuovo parco giochi partiranno a fine agosto e si dovrebbero concludere entro la fine dell’estate.

Gli altri sponsor principali sono Fondazione Cattaneo (che ha donato l’Isola della Musica), Fondazione UniCredit, Fondazione Renato Piatti Onlus con Anffas Varese, UISP Varese, Soroptimist International Club Varese, Gruppo Alpini Varese, Manu Bistrot, I Consulenti Finanziari di FIDEURAM Varese, NIDA Onlus Cuorieroi, Effetti Collaterali in collaborazione con Kiwanis Varese, Village Varese, i dipendenti Janssen con JC Band, Valigeria Ambrosetti, Maria Veronica Orrigoni, Michela dell’Angelo promotrice dell’evento Palco di Gioia, Husse Varese, Cidiverte, BNI Capitolo Sacro Monte, e tutte le Scuole che hanno partecipato con le merende solidali.

Alla progettazione hanno collaborato Kiwanis Varese per l’area dedicata al Cozy Dome, una piccola cupola molto apprezzata anche dai bambini con autismo, e AILA Onlus per la progettazione del percorso tattilo-plantare che verrà posto in un secondo momento, avendo dovuto sospendere la raccolta fondi a causa dell’emergenza sanitaria, e per il quale invitiamo i cittadini a continuare a donare.

«È stato un percorso bellissimo insieme alle associazioni e alle mamme coinvolte, abbiamo cominciato la ricerca del parco più adatto ad accogliere questa struttura inclusiva – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Dino De Simone -. La scelta è ricaduta su Villa Mylius perché è nel cuore della Città Giardino, uno splendido parco che grazie a questo progetto verrà valorizzato ancora di più. Saremo in grado di aprire le porte di un nostro gioiello ambientale a tutti, senza barriere. Una grandissima esperienza concreta di come l’ambiente possa fare inclusione sociale. Inoltre siamo di fronte ad un concreto esempio di cura dei Beni Comuni che grazie alla collaborazione tra ente pubblico, associazioni e cittadini vengono valorizzati».

Il progetto infatti prevede la realizzazione di strutture e percorsi fruibili da chiunque senza barriere architettoniche, facilmente raggiungibili dall’ingresso dello splendido parco di Villa Mylius, dall’entrata di via Veronese. Tutti i giochi che verranno installati sono ecosostenibili, realizzati con materiali di altissima qualità e con garanzie di sicurezza e di affidabilità.

“Siamo molto soddisfatte del risultato raggiunto – spiegano Anita Romeo e Emanuela Solimeno – e colpite dalla grande generosità di tutti i cittadini e le associazioni che hanno abbracciato il nostro progetto e che ci hanno sostenuto anche durante i momenti più difficili, quando lo sforzo sembrava enorme e la meta lontana. Il nostro motore sono i nostri figli, e tutti i bambini che abbiamo incontrato in questi anni, che ci hanno aperto gli occhi e il cuore e ci hanno spinto a lasciare loro un mondo un po’ più inclusivo e accessibile rispetto a come l’abbiamo trovato noi”.

Soddisfatto anche l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari: “L’amministrazione ha sposato il progetto che le associazioni coinvolte ci hanno presentato perché di grande valore sociale e ambientale. L’aver sostenuto questo progetto, le mamme e tutti coloro che sono spesi ci aiuta a confermare come Varese possa essere sempre più città attenta e inclusiva. Non è solo un area giochi, è la volontà espressa, visibile e concreta di un cambio culturale. L’attenzione a rendere più vivibile la città a tutti i suoi cittadini, a partire dai più piccoli. Un messaggio di benvenuto a chi da fuori può venire da noi e trovare la giusta attenzione”.

Cos’è un parco inclusivo:
È un parco giochi dove si possono trovare altalene, scivoli, dondoli, giochi di arrampicata e percorsi sensoriali. Deve essere collocato in una zona già frequentata dai bambini, per incentivare la relazione libera e naturale che si crea durante il gioco, in un luogo privo di barriere architettoniche e sensoriali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Luglio 2020
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  1. Avatar
    Scritto da ilmax

    E’ una iniziativa veramente lodevole che valorizza e da il giusto senso all’esistenza dei parchi cittadini. Mi piacerebbe che l’amministrazione comunale avesse più sensibilità verso questi centri di aggregazione ( anche di quelli un pò più periferici e forse più problematici) e garantisca almeno i servizi essenziali quali la pulizia e la sicurezza che non sempre, nonostante le continue richieste,vengono fornite.Vogliamo parlare del Parco Molina in via Brunico oggetto di frequenti episodi di spaccio furti e vandalismi (risale all’altra notte la rottura del finestrino di un’auto di un residente) dove la continua e semplice richiesta di telecamere’ viene continuamente e vergognosamente disattesa.

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