Il cane è una gioia, “abbassate l’Iva per cibo e veterinari”
In occasione della Giornata Mondiale del cane tutte le associazioni di settore chiedono la rimodulazione dell’IVA al 10%. "Il 22% è un carico fiscale importante, incompatibile con l’impoverimento post-emergenza"

Il 26 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Cane, nata dalla volontà di dedicare un riconoscimento speciale a questo animale meraviglioso, inesauribile fonte di benessere psicologico e fisico per l’uomo. La Giornata Mondiale del Cane è un’occasione per sensibilizzare chi non comprende l’enorme importanza di questi animali da compagnia, la cui salute è interesse di tutta la collettività.
Il 40% delle famiglie italiane vive con un cane, un gatto o entrambi. Gli alimenti per questi animali d’affezione e le prestazioni veterinarie sono gravati da un’aliquota IVA al 22%, al pari di un bene di lusso. In Germania, in considerazione della quotidianità d’utilizzo e del ruolo degli animali d’affezione in società, l’aliquota IVA sugli alimenti per cani e gatti è al 7%. Le famiglie italiane quindi sopportano un’IVA pari a più di 3 volte quella delle famiglie tedesche.
Un carico fiscale importante che ricade direttamente sulle famiglie italiane, incompatibile con l’impoverimento post-emergenza.
Per questo, le più importanti Associazioni del settore hanno chiesto al Governo e al Parlamento che, al primo provvedimento utile, gli alimenti per cani e gatti e le prestazioni veterinarie vengano permanentemente collocati in fascia IVA agevolata al 10%, la stessa dei medicinali veterinari. Una lettera aperta è stata inviata a Governo e Parlamento, firmata da Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) insieme alle maggiori Associazioni del settore che riuniscono Medici Veterinari e Imprese dell’alimentazione animale e dei farmaci veterinari (Anmvi, Fnovi, Simevep, Enpav, Aisa, Ascofarve e Assalzoo).
I cani migliorano la vita dei proprietari con l’affetto e la compagnia, ma apportano benefici anche all’intera collettività italiana, alla quale contribuiscono con “incarichi di rilievo”, quali l’assistenza ai non vedenti, il soccorso alle persone in situazioni di emergenza, nonché svolgendo un ruolo importante nei percorsi di riabilitazione più diversi.
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Se sulla spinta di questa lobby dei pet enthusiast il governo pensa di raccogliere facili consensi elettorali andando ad abbassare l’iva per poi annegare i mancati introiti da qualche altra parte su beni e servizi essenziali per l’essere umano allora sì che scendo in strada a protestare.
La scelta di avere un animale domestico è personale e non deve incidere sul portafoglio altrui. Ho un acquario con pesci tropicali e ho sempre valutato se la mia passione ed i relaviti costi possono essere compatibili con il mio reddito senza andare a pretendere sconti o agevolazioni.
Qui stiamo andando alle cozze….trattate sempre meglio i cani che le persone. Ed i risultati si vedono un paese di anestetizzati refrattari a tutto.
Una precisazione—gli “incarichi di rilievo” con i cani posso avere l’IVA agevolata… non il cane domestico… che è una scelta puramente personale…..allora anche le batterie dei giochi dei nostri figli dovrebbero avere l’IVA agevolata sullo stesso principio, così come molti altri servizi non essenziali di cui usufruiamo come persone.
Mi piacciono i cani e sono di compagnia, ma mi sembra che ora sia diventata una “moda”, ce ne sono troppi, alcuni anche con 3 cani e non tutti li tengono bene. Poi sarebbe meglio privilegiare i cani abbandonati invece di comprare quelli appunto “di moda” da sfoggiare sotto i portici….
Caro Felice , vedo che quando si discute sui nostri amici a quattro zampe, non ti risparmi mai con un tuo scritto …… per fortuna sono pochi quelli che ragionano come te, augurati di non perderti mai da nessuna parte, magari i cani molecolari, sapendo il tuo amore verso di loro,si potrebbero rifiutare di venirti a cercare …..
Mi spiace deluderla ma da 0 a 32 anni ho avuto ben 3 cani. Amati, curati, rispettati ma trattati sempre da “animali” in quanto sono. Durante tutto questo periodo non ho mai avanzato o preteso sconti o chissà che altre agevolazioni…in quanto possedere un cane è una scelta personale che non deve ricadere sulla collettività.
Ora possedere un cane è una moda e francamente i continui tentativi di metterlo e considerarlo al di sopra dell’essere umano mi vanno venire il voltastomaco. E’ il declino della società occidentale quando i nostri pensieri vanno costantemente verso un animale e non verso i nostri simili, esseri umani.
In ogni caso si faccia quello che si vuole, l’importante che il mancato introito fiscale non vada a ricadere su altri servizi e beni che considero essenziali per la collettività, a differenza di un cane che essenziale non è. Come ho scritto sono favorevole alla detrazione verso tutti i cani che offrono servizi importanti alla collettività (terapia, salvataggio, ect…) ma credo che questi siano già sotto un regime fiscale agevolato. Altresì non è altro che un favoritismo per agevolare il bussiness del commercio di animali. Se ragioniamo così allora dovremmo agevolare decine di altri servizi e commerci a partire da quelli per i nostri bambini, relegati sempre di più ad “animali” di second’ordine. Mi dispiace essere nei suoi pensieri….
Fatemi capire, tanto per fare un esempio sui molti possibili l’IVA sui carburanti (che io come moltissimi altri uso soprattutto per andare al lavoro è al 22%, più tutte le altre accise, e come lavoratore dipendente non ho alcun tipo di detrazione), e certuni vorrebbero ridurre l’IVA per cibo e veterinari, perché “il cane è una gioia”?
Sull’elettorato fa più presa un politico con cane in braccio che promette di abbassare l’IVA sul cibo per cani o un politico che dice di abbassarre le accise sul carburante di un mezzo di trasporto che bene o male tutti noi utilizziamo e che è indispendabile per la nostra attività sociale e lavorativa?
Rispondiamo senza pregiudizi a questa domanda….sul secondo caso ne abbiamo già avuto un esempio concreto…promesse, promesse ….e zero fatti.