Frana di Valmalenco, subito la messa in sicurezza
La Regione: “Si valuterà se ci sono le condizioni per un'apertura anche solo parziale della strada che dovrà essere preceduta da una verifica statica della struttura"

Gli assessori regionali a Territorio e protezione civile e agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni hanno effettuato oggi un sopralluogo a Chiareggio/SO, in Valmalenco, per fare il punto della situazione con gli amministratori locali, i geologi e i tecnici nella zona della frana a causa della quale hanno perso la vita tre persone e una quarta è rimasta gravemente ferita.
“Abbiamo verificato tutto il bacino della frana per capire gli immediati interventi per il ripristino delle condizioni di sicurezza – ha spiegato l’assessore alla Protezione civile -. E’ stato deciso di finanziare due interventi da 100 mila euro ciascuno per liberare sia a monte che a valle, l’alveo, le briglie e il ‘tombotto’, il condotto sotto la strada. E’ stato anche tolto materiale che ostruiva passaggio dell’acqua nel condotto”.
“Con l’elicottero e i droni – ha aggiunto l’assessore agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni – abbiamo verificato che a monte della strada c’è ancora materiale che si è mosso a seguito della bomba d’acqua di ieri, ma non ancora sceso a valle. Da un primo riscontro sembra che, nel caso in cui non si verifichi un avviso di condizioni meteo avverse, il materiale ancora a monte non dovrebbe scendere a valle e ci potrebbero essere quindi le condizioni per percorrere il tratto di strada che è stato liberato tempestivamente dal fango e dai detriti. In caso di pioggia il materiale residuo restato a monte potrebbe causare condizioni di pericolosità. Al momento la strada è sotto sequestro”.
“Fatte le opportune verifiche con i tecnici, – ha aggiunto l’assessore agli Enti locali, Montagna e piccoli Comuni – si valuterà se ci sono le condizioni per un’apertura anche solo parziale della strada che dovrà essere preceduta da una verifica statica della struttura. A monte della frana restano ancora circa 600 persone che al momento sono isolate”.
“Prevediamo un intervento maggiore per mettere una briglia selettiva che valuteremo di finanziare come Regione – ha spiegato l’assessore alla Protezione civile – previo naturalmente uno studio per verificare le condizioni reali del sito”.
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