Lago Maggiore, due mesi di siccità “recuperati” in 72 ore
Dopo un'estate senza piogge in un weekend il lago è cresciuto di oltre 1 metro e 20. Nel Lago Maggiore entrati oltre 2mila metri cubi di acqua al secondo
Venerdì mattina, all’arrivo delle prime piogge, il Lago Maggiore aveva galleggiava ormai da giorni ad un’altezza di una trentina di centimetri sotto lo zero idrometrico. Lunedì mattina -sole 72 ore dopo- lo stesso lago è a quota 94 centimetri sopra lo zero, recuperando il lungo periodo di siccità che per settimane ha fatto molto preoccupare. Ma andiamo con ordine.
È da giugno che nell’area del Verbano non si registrano piogge significative. L’ultima “boccata d’acqua” risale al 7 giugno, quando sul Varesotto in 8 ore cadde la pioggia di un mese riempiendo il bacino al punto da considerarlo ancora la risorsa più significativa per salvare la Pianura Padana dalla siccità. Poi però le cose sono cambiate: dal cielo non è caduta più praticamente goccia d’acqua e il livello ha iniziato a calare. Un abbassamento che, giorno dopo giorno, al ritmo di 2/3 centimetri ogni 24 ore ha portato il secondo lago d’Italia ad oltre un metro e mezzo più in giù rispetto a dove sarebbe dovuto essere con le inevitabili preoccupazioni dei sistemi agricolo, industriale e ambientale che dalle acque del lago prima e del Ticino poi dipendono.
Ora la nuova violentissima perturbazione del weekend che da un lato ha causato ingenti danni nell’area a nord del lago con frane e allagamenti e a seguito della quale risulta ancora disperso un 38enne travolto da un torrente, dall’altro ha portato il lago ben al di sopra del livello di guardia. Tutti i corsi d’acqua che riversano le loro acque nel Verbano sono arrivati a far confluire più di 2.100 metri cubi di acqua al secondo (l’apice toccato alle 17 di domenica) contro una media di 250. Ma questo, da solo, non basta per avere quell’innalzamento del bacino.
Considerando infatti la situazione di sofferenza del Verbano, infatti, la diga della Miorina che a Sesto Calende regola l’acqua in ingresso nel Ticino è rimasta sostanzialmente chiusa. Così mentre nel lago entravano anche 1.700 metri cubi di acqua al secondo nel Ticino ne uscivano “solo” 92. Ora che il Maggiore ha ricaricato il suo serbatoio la situazione è tornata alla normalità, anche per quanto riguarda l’acqua immessa nel fiume azzurro.
Da Curiglia non si arriva, neppure dal bosco. E tutta la Val Veddasca conta i danni
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