Scuole di specialità: il Ministero assegna all’Insubria l’organizzazione dell’esame

L'Università varesina dovrà programmare l'esame per i candidati di 5 province lombarde. Tra le sedi opzionate Malpensa Fiere e Lario Fiere

foto fine anno studenti medicina insubria

Sarà l’Università dell’Insubria a organizzare e gestire l’esame per l’accesso alle scuole di specialità nelle province di Varese, Como, Bergamo, Brescia e Pavia. « Siamo stati indicati come ateneo capofila del Ministero. Abbiamo individuato degli spazi abbastanza capienti come Malpensa Fiere e Lario Fiere – spiega il professor Giulio Carcano Presidente della Scuola di Medicina dell’ateneo – Dobbiamo però capire quanti saranno gli iscritti, prima di muoverci. Giovedì 6 agosto si chiuderanno le iscrizioni. Dopo, dovremo mettere in moto la complessa macchina».

I tempi sono stringatissimi: non solo si dovranno garantire le distanze minime imposte per l’emergenza sanitaria, ma, entro fine agosto, dovranno essere acquistati i computer necessari a sostenere l’esame e sottoporli alla validazione e certificazione del MUR ( Il ministero dell’Università e la Ricerca).

A causa delle regole per il “Covid19”, quest’anno i candidati sosterranno l’esame nella sede più vicina alla propria residenza ( o domicilio) e non nella sede dove vorrebbero svolgere la specializzazione. Così, come è successo anche per il test di ammissione a medicina che ha visto triplicare le iscrizioni, l’Insubria dovrà far fronte a un numero nettamente superiore di candidati : «  I tempi sono davvero molto contingentati ( entro il 3 settembre verrà data comunicazione della sede a ogni candidato, ndr) – commenta il presidente Carcano – ma noi ci siamo mossi per tempo. Nella sede di LarioFiere, che abitualmente può contenere 2000 persone, avremo posto per 500 candidati. A Malpensafiere circa 300. In caso di numeri superiori, dovremo cercare ulteriori spazi».

L’esame si svolgerà il 22 settembre mentre l’inizio della specializzazione slitta al 30 dicembre.

L’Insubria, come tutte le altre università, ha visto confermare tutte le scuole di specialità assegnate lo scorso anno ma si aspetta di vedersi riconoscere altre due importanti scuole, radiodiagnostica e pediatria: « Abbiamo ottime possibilità di ottenere queste due importanti scuole di specialità – spiega il professor Carcano – per quanto riguarda la radiodiagnostica abbiamo due nuovi specialisti che completano i requisiti richiesti, mentre però la pediatria abbiamo raggiunto la produzione scientifica necessaria. Sarebbe davvero importante poter attivare altre due scuole di specialità, soprattutto per la pediatria, così attesa. Inoltre stiamo lavorando per ottenere altri accreditamenti come per oncologia, urologia e microbiologia. Stiamo completando, o abbiamo già completato, il reclutamento degli specialisti e speriamo di poter avere notizie positive sin dal prossimo anno».

Si attende di conoscere, però, il numero totale di borse di studio che il Ministero metterà a disposizione. Si parla di un aumento di 4500 borse ( in tutto circa 14400) ma il decreto con il numero esatto e la suddivisione tra le diverse scuole e le università non è uscito. Regione Lombardia, invece, ha già stabilito che pagherà 85 borse aggiuntive di cui 9 all’Insubria.

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Pubblicato il 03 Agosto 2020
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