Siccità, ridotta la portata dei navigli e del Villoresi
In assenza di pioggia ormai da giorni, la situazione del sistema Verbano/Ticino è problematica: il Naviglio Grande passa da 38 a 25 mc/s, il Villoresi sarà più che "dimezzato"
La siccità è divenuta parte normale delle estati recenti, ma non manca di causare preoccupazioni, prima di tutto gli agricoltori.
In assenza di pioggia ormai da diversi giorni, la situazione del sistema Verbano/Ticino è sempre più problematica (con una condizione di crisi idrica particolarmente anomala e gli attuali livelli idrometrici del Lago Maggiore – sotto di 31 cm rispetto alla zero idrometrico il 24 agosto – in progressiva diminuzione) e lo sarà sino alla fine della settimana quando sono previste – si spera – alcune precipitazioni.
Il Consorzio del Ticino ha quindi disposto, da martedì 25 agosto mattina ulteriori drastiche manovre di riduzione in modo da rendere disponibile dalla Miorina (che regola il livello del Maggiore) un po’ d’acqua, che basterà però solo in parte a soddisfare le esigenze irrigue registratesi nella parte finale della stagione irrigua, anch’essa in parte atipica in quanto si sta prolungando quest’anno più del consueto soprattutto per le coltivazioni di riso.
Il Naviglio Grande passerà da 38 a 25 mc/s; grazie alla risorsa così assicurata, con un’attenta regolazione, anche i Navigli Bereguardo e Pavese riusciranno a garantire gli equilibri idrici per le colture ancora in atto (foto d’archivio).
Le portate del Canale Villoresi saranno invece ridotte da 27 a 11 mc/s, che corrisponde il 20% della portata nominale di 55 mc/s. In considerazione a ciò, verrà pertanto interrotta la turnazione settimanale in atto in alcune aree e il canale verrà regolato in modo da garantire, nella misura del possibile, le esigenze colturali dei produttori di risi, nonché la salvaguardia della fauna ittica e della aree con forte valenza ambientale.
«Purtroppo l’assoluta mancanza di precipitazioni e la severa riduzione degli afflussi che interessano il Lago Maggiore di quest’ultimo periodo sta minacciando in modo preoccupante la chiusura della stagione irrigua» dice il presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli. «L’andamento sempre più anomalo delle condizioni meteo dovuto ai cambiamenti climatici in corso suggerisce l’urgenza di adottare misure efficaci a difesa dell’agricoltura, dell’ambiente e di tutte le altre necessità degli utilizzatori della risorsa idrica. E’ necessario intervenire tempestivamente e in modo coordinato rispetto a problematiche destinate a segnare il prossimo futuro».
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