Test Covid per il personale scolastico, la confusione non aiuta
L'esperienza di una nostra lettrice, maestra di scuola materna, con il call center del Numero verde regionale per prenotare i test

Anche in provincia di Varese sono partiti questa mattina, come previsto, i test sierologici su base volontaria per tutti gli operatori scolastici, docenti e personale non docente.
Tra le prime testimonianze che ci sono arrivate, quella di una nostra lettrice, insegnante di scuola materna.
«Sono un’insegnante di scuola materna della provincia di Varese – ci scrive – Ho letto diverse news relative al test sierologico gratuito rivolto agli insegnanti e al personale ATA e ho deciso di telefonare per effettuare la mia prenotazione. Il numero rimanda ad un altro numero. Chiamato il secondo numero ho premuto prima 9 e poi 1 dal menu proposto e mi hanno passato un operatore il quale mi ha detto che in provincia di Varese non ci sono strutture abilitate a questo tipo di test. Incredula, ho rifatto la chiamata altre due volte ed entrambi gli operatori mi hanno risposto allo stesso modo. Mi sembra un po’ strano dato che i suddetti test iniziavano proprio oggi 24 agosto e che le prenotazioni penso fossero aperte da qualche giorno. E soprattutto dato che la cosa è stata parecchio pubblicizzata. Non è polemica, volevo solo capire se ho sbagliato qualcosa io, se ancora non sono partiti i test e come fare per prenotarli».
Una risposta evidentemente sbagliata e fuorviante, dal momento che i test sono effettivamente partiti. Abbiamo cercato di capire cosa è successo alla nostra lettrice.
Venerdì sera, nelle redazioni di tutti i giornali, è arrivata una comunicazione ufficiale di Regione Lombardia dove viene fornita l’indicazione di telefonare al numero verde regionale 800-638638. Ed è quello che ha fatto la nostra lettrice, con il risultato che ci ha voluto raccontare. Peccato che, come peraltro scritto nelle ultime righe della comunicazione, Ats Insubria (con Ats della Montagna e Ats Pavia) segue un altro canale. Ovvero vanno contattate direttamente le Ats, seguendo le indicazioni sulle rispettive pagine web.
Una comunicazione, corretta ma non immediata, che può indurre in errore gli utenti.
Un caso simile era successo alla partenza dei test per i turisti di rientro dai paesi a rischio, con l’indicazione che per prenotare i test che ci si poteva rivolgere anche a Sea. Il link nel sito di Sea, però, rimanda semplicemente a quello di Ats Insubria. Niente di sbagliato, semplicemente un difetto di “allineamento” delle comunicazioni.
Ben più grave la risposta che il call center del numero verde regionale ha dato alla nostra lettrice. Possibile che nessuno abbia informato gli operatori del call center che la risposta corretta era un’altra, semplice: “Si rivolga ad Ats Insubria”.
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