A Varese l’agricoltura è sempre più donna
Le aziende del settore guidate da donne sono il 22% del totale e negli ultimi cinque anni sono cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili

In provincia di Varese l’agricoltura è sempre più caratterizzata da una presenza femminie, dai campi agli agriturismi.
Luana Tosarello, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa, commenta così i dati del IV rapporto di Unioncamere sulla presenza delle donne nel sistema economico nazionale, che trova pieno riscontro anche nel comprensorio prealpino: «Nella top ten dei settori più “rosa”, c’è l’agricoltura. La campagna è il luogo dove più si esprime la vocazione imprenditoriale femminile all’accoglienza, al benessere e ai servizi sociali».
«Altra caratteristica – aggiunge Tosarello – è la transizione verde guidata più dall’etica che dalla competitività. Le imprenditrici sono più propense ad investire nel green dei colleghi maschi, in quanto consapevoli del valore della tutela ambientale più che per vantaggio economico. Un particolare che assume rilevanza in quanto interessa tutti i comparti e non solo il primario».
Le aziende guidate da donne – si evince dallo studio – sono il 22% del totale e negli ultimi cinque anni sono cresciute a un ritmo molto più intenso di quelle maschili: +2,9% contro +0,3% ed hanno contribuito a ben il 75% dell’incremento complessivo riscontrato a livello nazionale.
«La corsa alla imprenditorialità è stata rallentata dal Covid19 – spiega la responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa – e proprio nelle regioni del centro Nord si registra la riduzione più consistente: in Lombardia si contano infatti 1.776 realtà in meno. Le aziende agricole sviluppano tutte le potenzialità creative espresse da generazioni di donne. Dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino a quelle sociali sono gli ambiti dove ospitalità, ristorazione, attenzione alla persona, salute e qualità della vita vengono espressi totalmente, e ciò vale anche per la nostra provincia di Varese. Nell’allevamento e pastorizia, anche nella pesca le imprenditrici agricole manifestano la propensione e la cura per gli animali, spesso in regimi ecosostenibili puntando a modelli di sviluppo innovativi che sposano anche la tradizione».
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