A Varese, torna la scuola di specialità di pediatria
Negata dal Ministero che non considerava adeguati i parametri, il corso per gli specializzandi potrà essere ripristinato dal prossimo anno. In forte aumento tutte le borse di specialità

L’Università dell’Insubria ottiene nuovamente la scuola di specialità di pediatria. La notizia, tanto attesa quanto auspicata, è arrivata dal Ministero che promuove anche la scuola di radiodiagnostica dell’ateneo varesino: « Siamo molto soddisfatti – commenta il professor Giulio Carcano, Presidente della Scuola di Medicina – il Ministero ha rivalutato la qualità e la validità della nostra proposta. Abbiamo rafforzato la squadra docente di radiodiagnostica, che risultava carente, con due nuovi professori. Anche per pediatria, la qualità e quantità della produzione scientifica è tornata su livelli adeguati per l’accreditamento. Abbiamo superato le difficoltà e siamo di nuovo in grado di offrire un modello efficiente che il Ministero ha voluto premiare».
La scuola di specialità di pediatria esce da un periodo difficile: bocciata nel 2017 era stata riammessa l’anno successivo per venir esclusa nuovamente lo scorso anno. La notizia arriva pochi giorni dopo l’annuncio del finanziamento del terzo lotto di lavori all’ospedale Del Ponte di Varese, che potrà diventare un importante “hub” pediatrico della Lombardia.
Ma non è questa l’unica buona notizia che è giunta dal MUR, Ministero dell’Università e della Ricerca. Per il prossimo anno è stato deciso di incrementare in modo sostanziale i posti disponibili nelle scuole di specialità, quelle da cui escono i professionisti delle diverse branche mediche e chirurgiche. Un cambio di rotta importante data la grave carenza di figure specialistiche che da anni lamentava il sistema ospedaliero.
«Il Ministero dell’Università, – si legge in una nota dell’Università dell’Insubria – al fine di rispondere alle incrementate esigenze espresse dal Servizio Sanitario Nazionale che hanno condotto, nell’Accordo Stato -Regioni, alla rideterminazione dei fabbisogni in relazione all’emergenza sanitaria in atto, ha comunicato di aver proceduto alla rimodulazione del coefficiente per il calcolo degli iscrivibili alle Scuole di Specializzazione di area medica. Ha pertanto rivisto in modo più estensivo, per il prossimo anno accademico, la capacità formativa dalle reti formative e nei prossimi giorni, pertanto, conosceremo il numero degli Specializzandi che verranno assegnati alle Scuole dell’Ateneo dell’Insubria».
Alla comunicazione ufficiale sono seguiti alcuni numeri che vanno però ancora calibrati in base all’organizzazione di ciascun ateneo. Si parla, però, di aumenti sostanziali che permetteranno di allargare sino alla “capienza massima” la disponibilità dell’ateneo ad accogliere nuovi specializzandi.
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