Alla dogana con 55mila euro. “Mi servono per comprare una barca in Grecia”
"Pizzicato" dalla Finanza un cittadino svizzero che stava facendo entrare (o rientrare?) la somma in Italia
Ennesimo fermo al valico autostradale di Como-Brogeda: la Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso ha “beccato” un cittadino svizzero di origini bosniache, dipendente di una ditta privata, da tempo residente in Svizzera, che entrava in Italia con al seguito un’ingente quantità di denaro contante.
La somma di 55mila euro, importo superiore a quanto previsto dalle vigenti normative in materia di circolazione transfrontaliera di valuta, è stata rinvenuta all’interno del bagaglio a seguito, occultata in mezzo ai vestiti, il tutto scoperto grazie all’eccessivo nervosismo dimostrato ai Finanzieri dopo che quest’ultimi avevano formulato la domanda di rito e iniziato il controllo.
Colto sul fatto, ha detto di aver con sé i soldi per l’acquisto di una barca in Grecia e ha confessato di aver omesso però di presentare la prevista dichiarazione valutaria.
Pertanto, ai sensi del D.Lgs. nr.195/2008, i Finanzieri, unitamente ai Funzionari doganali, hanno proceduto al sequestro di oltre 22.500 euro, parti al 50% dell’importo che eccedeva la franchigia ammessa per l’entrata di contanti (euro 9.999,99).
La contestazione degli illeciti amministrativi valutari si colloca in un più ampio dispositivo che vede le Fiamme Gialle lariane, unitamente alla locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio della Dogana di Como, impegnate nella prevenzione e nella repressione delle violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di valuta e titoli di credito in relazione ai compiti istituzionali attribuiti alla Guardia di Finanza.
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