“Bye bye Alitalia, ci sei costata l’ira di Dio”
L'addio a Malpensa della compagnia è un fatto epocale? Non per l'associazione Aeroporti Lombardi: "Ormai rappresentava l'1,5-2% del traffico"
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell’Associazione Aeroporti Lombardi sul disimpegno di Alitalia da Malpensa
A fronte dell’enfasi mediatica scatenatasi iin merito al definitivo abbandono di Malpensa da parte di Alitalia, come associazione esprimiamo tutto il nostro stupore e perplessità.
Dopo il de-hubbing del 2008 l’attività della cosiddetta compagnia di bandiera non rappresentava per Malpensa che una percentuale tra 1.5 e il 2% nel migliore dei casi.
Qualcuno potrà dire che in ogni caso trattasi di fatto simbolico, va bene, ma non sempre la sostanza è fatta di simboli. Alla fine la realtà dei numeri conta.
L’aiuto di stato recentemente concesso alla newco (oltretutto ancora non nata, spiegateci dove si trova uno stato che da tre miliardi ad un organismo esistente solo nelle intenzioni) va a sommarsi a tutte le elargizioni pregresse date all’italico carrozzone, inoltre la ormai ennesima bad company lascerà un ricordino che. si vocifer,a potrà essere attorno alla stessa cifra di tre miliardi. Sei miliardi di botto buttati.
Ormai possiamo parlare di ben oltre una decina di miliardi buttati via dalla notte dei tempi per Alitalia. Ci piacerebbe che su questi sperperi potesse manifestarsi altrettanto stracciamento di vesti..
Nella sostanza nel trasporto aereo made in AZ si è attuata una secessione di fatto.
Quanto concesso negli anni ad Alitalia (come per tutto il resto) è stato originato da quella parte del Paese che la stessa Alitalia ha sempre marginalmente servito se non trascurato per poi abbandonare completamente.
Questo dovrebbe essere il focus sul quale sviluppare giuste valutazioni, sia da parte dei media che da parte di tutta la politica cosiddetta del territorio.
Perché invece di dare continue miliardate ad una compagnia ormai decomposta e non solo da ora ( “per Alitalia non basterebbe un esorcista” copiright Jean Cyril Spinetta- anno 2008-) il governo e la politica in genere non hanno preso in carico in modo esaustivo il comparto occupazionale del settore? Personale di volo ma soprattutto aeroportuale? Da ciò forse meno visibilità? Tant’è.
E non ci si venga a dire che una Nazione votata al turismo come l’Italia non può fare a meno di Alitalia in vita ad ogni costo! Chi afferma ciò o ignora o mente sui flussi turistici che ci riguardano.
Anno 2019 passeggeri traffico aereo Italia 193 milioni, di questi il 12% ha volato con Alitalia, e allora?
La nocività causata da Alitalia al Nord ed a Malpensa in particolare non è data dalla sua presenza o dalla sua assenza in queste infami lande desolate perse nel nulla (tipica e reiterata affermazione da parte di personale romanocentrico ai tempi dell’hub in brughiera e molti compagnucci operatori dell’informazione poi) bensì da tutta l’influenza che AZ ha sviluppato da sempre nella gestione del trasporto aereo in Italia.
Vogliamo ricordare l’opposizione alla concessione del COA a Lufthansa Italia? Vogliamo ricordare l’opposizione alla concessione 5.a libertà a compagnie come Singapore? Vogliamo ricordare i vari decreti ecc. ecc.?
Tutti atti improntati ad un unico scopo? Salvaguardare Alitalia. Sarebbe tempo che finisse quest’andazzo. Ebbene, ci sei costata l’ira di Dio, (altro che MES) ed ora te ne vai? Bye Bye
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Il grosso problema è che, nonostante non voli più da/per Malpensa, Alitalia è ancora in piedi e ci costa ogni giorno di più tenere in vita un’azienda fallita non so quante volte. Mi spiace, davvero, per i lavoratori ma la compagnia di bandiera é un carrozzone che non ci possiamo permettere di mantenere. Come ogni altra azienda se non riesce a sopravvivere alle leggi di mercato deve chiudere.