Confcommercio: “Per ripartire le parole non servono, dalla politica ora vogliamo i fatti”

Appello a istituzioni e sindaci nel corso dell’assemblea generale di Confcommercio provincia di Varese. Il presidente Angelucci: "Gli imprenditori stanno dando fondo a tutte le loro risorse"

Confcommercio varie

«Ripartire più forti di prima». L’assemblea generale di Confcommercio provincia di Varese l’ha gridato forte e chiaro oggi. L’emergenza Covid-19 ha spostato di sei mesi l’appuntamento annuale con l’approvazione del bilancio, le relazioni sull’anno precedente e quelle sugli obiettivi futuri.
All’interno della sala conferenze della sede di Confcommercio in via Valle Venosta presenti una cinquantina di delegati, ai quali si sono aggiunti quelli collegati “live” in videoconferenza.

Lunghi: «La nostra provincia sta reagendo»
Presente anche Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese. La sua apprezzatissima relazione è stata utile ad avere un quadro completo della situazione economica del nostro territorio: pur nella consapevolezza delle grandi difficoltà attuali, Lunghi nel rimarcare l’impegno camerale nel sostegno alle imprese (vedi i bandi a loro riservati) ha lanciato un segnale di speranza legato «all’operosità dei nostri commercianti, dei nostri imprenditori e dei nostri professionisti. Legato «alla nostra capacità di innovarci, di adattarci alla nuova realtà». Legato «a un sistema economico che in provincia di Varese sta reagendo in maniera positiva».

Angelucci: «Stiamo dando fondo alle nostre risorse»
L’assemblea si è svolta nel pieno rispetto delle normative antivirus (distanziamento e mascherina). Giorgio Angelucci, presidente di Uniascom provincia di Varese, ha introdotto i lavori con una relazione ricca di riferimenti ai mesi della quarantena e a quelli successivi, fino ad arrivare al presente con uno sguardo al futuro. «Noi tutti stiamo affrontando una crisi economica senza precedenti – ha esordito Angelucci -. Lo stiamo facendo dando fondo a tutte le nostre risorse e non mi riferisco solo a quelle economiche. Stiamo tirando fuori la nostra voglia di non arrenderci, la nostra capacità di reinventarci e la nostra determinazione a non abbatterci di fronte ad aiuti che ci spetterebbero ma non arrivano, di fronte alle tante promesse da parte delle istituzioni non mantenute, di fronte a misure di contenimento della diffusione del virus da una parte efficaci e dall’altra troppo penalizzanti per le nostre attività».

“Sempre al fianco dei nostri associati”
Il presidente di Uniascom ha poi rivolto un particolare ringraziamento a tutta la struttura di Uniascom, a partire dal segretario generale Sergio Bellani, e a tutte le cinque associazioni territoriali (Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno e Luino) rappresentate dai rispettivi presidenti: Rudy Collini, Renato Chiodi, Andrea Busnelli e Franco Vitella. Ma il ringraziamento più grande è andato ai direttori (Roberto Quamori Tanzi, Francesco Dallo, Gianfranco Ferrario, Roberto Carettoni, Luca Gobbato) e soprattutto «a tutto il nostro impagabile personale, che nel periodo del lockdown non ha smesso un attimo di lavorare per non abbandonare nemmeno un istante i nostri associati».
Un compito quello svolto con dedizione da tutta la “famiglia” di Confcommercio provincia di Varese, «tipico di una associazione come la nostra, che davanti a tutto mette il sostegno, l’assistenza e la tutela degli associati». Famiglia all’interno della quale hanno un ruolo fondamentale anche i gruppi (Giovani Imprenditori, Terziario Donna e Professioni) e tutte le Federazioni.

“Adesso dalla politica di attendiamo fatti, non parole”
Da Angelucci anche un forte messaggio rivolto alla politica «dalla quale non sono arrivate le risposte che attendevamo sulla troppa burocrazia e sull’eccessiva tassazione», e alla quale si chiede finalmente concretezza e non più solo parole «nella risoluzione degli enormi problemi generati dalla pandemia». Infine, un pensiero rivolto ai sindaci del territorio: «Abbiamo bisogno del vostro aiuto e del vostro sostegno per evitare che le saracinesche si abbassino e che, anzi, se ne alzino di nuove».

Taverna: “Superbonus strumento per la rigenerazione urbana”
Al termine dell’approvazione dei bilanci, si è passati al dibattito nel corso del quale è stata indicata la strada che nelle intenzioni dovrebbe portare a una crescita dell’associazione, sempre e comunque finalizzata all’implementazione e al miglioramento dei servizi offerti ai quasi 10mila associati del Varesotto. I cinque presidenti delle Ascom territoriali, affiancati dal presidente nazionale di Fimaa, Santino Taverna, che si è soffermato sul superbonus 110% «quale valido strumento per dare avvio alla rigenerazione urbana della città della nostra provincia», hanno toccato diversi argomenti, sollecitati anche dalle domande dei presenti e degli associati collegati in videoconferenza.

Collini: “Intelligenza, resilienza e sicurezza”
Il vicepresidente vicario Rudy Collini, recentemente nominato consigliere nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha preso spunto dal recente pensiero ad alta voce del presidente nazionale Carlo Sangalli: «Le città e il commercio del futuro», ha spiegato il numero uno di Ascom Busto Arsizio e Medio Olona, «dovranno essere intelligenti, resilienti e sicure. Le nostre associazioni si mettono a disposizione degli enti pubblici offrendo il proprio apporto affinché si vada in questa direzione e soprattutto continueranno, sempre più, a supportare e a sostenere i nostri associati accompagnandoli in questo percorso di crescita all’interno del quale l’utilizzo della tecnologia e di tutti i nuovi strumenti a disposizione avranno un ruolo centrale. ConfcommercioProvinciadivareseCè».

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Pubblicato il 28 Settembre 2020
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