La campanella suona a Varese: la città riaccoglie i suoi studenti
È stato un rientro tranquillo, grazie agli ingressi scaglionati. A Masnago tutto è filato liscio, in via Sacco tornano i ragazzi. La gioia di ritrovarsi e .. riconoscersi
Ritrovarsi e riconoscersi. Dopo una lontananza durata sei mesi, genitori e alunni sono tornati fuori da scuola. Una vera gioia per molti, quasi per tutti. Quel ritrovarsi che sa tanto di normalità.
VIA MANIN, IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA VISTO DAL PLESSO DI MASNAGO
“Ma ti hanno tirato quest’estate?” Commenta una mamma incontrando la compagna di scuola della figlia fuori dalla scuola media Vidoletti. Sono anni, quelle delle medie, di grandi cambiamenti, di fisico, di look, di voce. E la riscoperta di quanto e come si è cresciuti aggiunge emozione a una mattinata già carica di sentimenti.
Anche i ragazzi sono felici di poter riprendere il proprio rito quotidiano: « È bello tornare in classe, ritrovare i compagni, ma anche i professori. Sedersi al banco, vivere gioie e dolori della scuola» Racconta un ragazzo che attende di entrare al liceo Ferraris di Varese. Accanto a lui la madre: « È davvero un gran giorno. Si riparte, finalmente. Preoccupata? È la vita, e dobbiamo affrontarla».
I volti sono coperti dalle mascherine, chi più chi meno, tutti si presentano con il dispositivo diventato nuova imprescindibile dotazione scolastica : « È bello ritornare. Certo, queste norme per il Covid non mi piacciono. Rimanere sempre in classe, non poter girare per la scuola, incontrare gli amici. Sono regole che rovinano la nostra presenza a scuola. Ma finalmente ci siamo» racconta un giovane studente del liceo artistico Frattini.
Il primo giorno di scuola, complice l’orari differenziato e scaglionato dei tre grossi plessi che insistono su via Manin, è passato via liscio, senza intasamenti o code. I mezzi pubblici hanno viaggiato in gran parte vuoti: auto, moto e anche biciclette sono state preferite al timore di assembramenti sui mezzi pubblici.
DALLE STAZIONI A VIA XXV APRILE, TORNANO GLI STUDENTI IN CENTRO
In zona stazioni i bus che vanno verso le scuole non sono mai strapieni, anche se in realtà non sono mai vuoti.
Da lì partono infatti molti dei bus riservati alle scuole, in particolare quelli che portano ai licei di Masnago e al CFP di Bizzozero. Questi, seppur non pienissimi, sono utilizzati maggiormente: a farlo sono spesso gli studenti che arrivano da Fuori Varese, e che hanno già preso il treno o i bus extraurbani per venire in città.
Gli altri si incamminano a piedi verso il comparto di via XXV Aprile – piazza della Libertà, che riunisce diversi istituti secondari, il liceo classico e il liceo linguistico. Via Sacco torna a riempirsi, anche se le entrate sono scaglionate, e compaiono anche un po’ di mezzi alternativi per andare a scuola: dagli scooter ai monopattini.
L’appello si fa fuori dalla scuola, e le classi entrano una a una: al Cairoli abbiamo visto il preside Consolo fare personalmente l’appello per una quarta ginnasio.
Fuori dagli istituti, anche alcune mamme: un po’ in disparte perchè i figli si sentono abbastanza grandi per non desiderare di essere accompagnati, ma molto emozionate per questa nuova avventura dei loro figli. Che, in questa modalità, fatta di appelli esterni, mascherine e gel per tutti all’entrata, è sconosciuta anche per loro.
I SALUTI DEL SINDACO GALIMBERTI E DELL’ASSESSORE DIMAGGIO
Accoglienza istituzionale per gli alunni delle primarie Pascoli e Morandi. Al loro arrivo a scuola, hanno trovato il sindaco Davide Galimberti e l’assessore Rossella Dimaggio. Un saluto particolare è arrivato in una giornata che verrà ricordata a lungo, per la voglia di ripartire ma anche il gran lavoro preparatorio che ha richiesto a dirigenti, docenti, personale scolastico ma anche uffici comunali
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