L’oncologia di Saronno riprende con spazi più ampi. Per i letti si rinvia a gennaio
Tre nuove sale d’attesa, 18 postazioni per le cure in day hospital. L’oncologia riparte al sesto piano e vanta già un aumento del 30% di attività
Si riparte, anche se non si è mai smesso davvero. Il dr Claudio Verusio, primario di oncologia dell’ospedale di Saronno, è tornato al sesto piano della palazzina verde.
«In questi mesi abbiamo sempre lavorato e siamo stati al fianco dei nostri pazienti – commenta il primario – ringrazio i colleghi che ci hanno accolto e con cui abbiamo lavorato con grande efficienza. Diversamente da quello che si denuncia a livello nazionale, noi abbiamo aumentato del 30% le attività rispetto all’anno precedente. Io ringrazio le associazioni che ci sono state vicino e con cui abbiamo superato tutte le difficoltà, aiutando i nostri pazienti che all’inizio erano un po’ smarriti».
L’oncologia ha ripreso con il day hospital: 18 postazioni di cui 12 poltrone e sei letti dove somministrare le terapie: «Ormai l’oncologia è soprattutto ambulatoriale e l’assistenza giornaliera – commenta il responsabile del Dipartimento oncologico aziendale Bracelli – parliamo del 90% delle prestazioni. La degenza rimane residuale. In questi mesi difficili siamo riusciti a offrire un servizio importante ed efficiente, nonostante le forze limitate».
Per il reparto, dunque, si dovrà ancora attendere «forse a gennaio – spera il dottor Verusio che sa che ogni previsione dipende dall’andamento della pandemia – noi ritorniamo con grande entusiasmo nel nostro reparto, diventato più grande e accogliente grazie soprattutto alle donazioni della Saronno Point che ha finanziato gli arredi delle nuove sale di attesa».
L’attività oncologica riprende senza reparto, ma ciò non significa che per i ricoveri si faccia riferimento al presidio di Busto o Gallarate: «I nostri pazienti troveranno accoglienza in medicina, con personale altrettanto preparato e qualificato», garantisce il primario.
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