Maria Rita Colombo ridisegna Gorla Maggiore: “Abbiamo tutto ma va usato meglio”
La candidata sindaco di Qui Progetto Gorla porta con sè un grande bagaglio di esperienza e la conoscenza profonda della vita sociale e culturale del paese: "Dialogo e condivisione per un paese rinnovato"
Maria Rita Colombo, candidata sindaco della lista Qui Progetto Gorla, si affaccia sulla scena politica di Gorla Maggiore come un’outsider ma in realtà è già stata consigliera comunale dal 96 al 2000, dopo la morte del marito sindaco Mari, e assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità dal 2000 al 2005 con il sindaco Albè: «Allora lo feci per portare avanti il suo disegno di paese ma questa volta lo faccio perchè me lo ha chiesto un gruppo di gorlesi che mi ha trasmesso una grande energia positiva». Non a caso la parola “positivo”, è una di quelle scelte dalla sua lista per lanciarsi in questa campagna elettorale insieme a dialogo, collaborazione e condivisione.
Da oltre 30 anni lavora a Marnate nell’ambito dei servizi socio-assistenziali del Comune. Dal 2012 si occupa del progetto Audit family per la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia e ha anticipato, a suo modo, la necessità oggi divenuta impellente l’implementazione dello smart working attraverso corsi di formazione per le aziende pubbliche e private. Amante del canto e del teatro ha deciso di incontrarci nella piazza della meridiana di Gorla Maggiore, sul palco del piccolo anfiteatro che l’ha vista impegnata diverse volte negli anni con il coro e il gruppo teatrale.
«Qui c’era un terreno incolto dell’ente morale. L’amministrazione di allora (siamo negli anni ’80) creò questo posto per dare al paese una serie di servizi come la banca e la posta ma anche una scuola materna innovativa. Il Parco della meridiana è uno spazio bellissimo che sta soffrendo e, insieme alla lista, vogliamo valorizzarlo all’interno del polo culturale. Il filo conduttore del nostro programma è riutilizzare quello che c’è per non togliere spazi verdi. Abbiamo tutto ma va usato meglio».
Il programma di Maria Rita Colombo è diviso per poli fisici, aree del paese in cui posizionare a distanza ravvicinata una serie di servizi interconnessi: «Il nostro programma è basato sul punto di vista dei cittadini che hanno bisogno di punti fermi e non su progetti diffusi che smaterializzano le opportunità che si cerca di dare loro».
Parlando di cultura, ad esempio, la candidata di Qui Progetto Gorla immagina il polo attorno alla piazza del Comune dove in pochi metri c’è la biblioteca, il palazzo dell’Assunta, la torre Colombera, il museo Tabacchi: «Vogliamo rendere questi luoghi vivi e partecipati. All’Assunta, ad esempio, vorremmo dare sede alle associazioni culturali cittadine, creare uno spazio per i corsi di formazione. All’interno della biblioteca, che vorremmo ristrutturare, pensiamo di inserire uno spazio per il coworking mentre il museo Tabacchi vorremmo renderlo un luogo aperto e vivo con le scuole e la fondazione. Nell’area della meridiana vogliamo portare un festival della musica e delle arti che la faccia vivere in estate»
Per il polo sportivo Maria Rita Colombo guarda all’area dei campetti di via Roma e sul palaGorla: «L’area dei campetti ha bisogno di essere rivista, senza stravolgimenti. Nell’area verde di San Vitale vogliamo mantenere il verde con il progetto di un albero per ogni nuovo nato con la salvaguardia del santuario. Abbiamo previsto lo spostamento dei campi da tennis che verrebbero realizzati ex-novo con anche un punto ristoro. Abbiamo in progetto anche la ristrutturazione del Palazzetto dello Sport e delle palestre sul territorio».
L’altro polo di interesse è poi quello socio-sanitario: «L’ex-comune di via Garibaldi è il luogo dove accentrare i servizi come gli ambulatori medici, lo sportello lavoro, il cup, lo sportello ascolto e lo sportello sociale».
Il tema della discarica è certamente centrale: «Oggi non possiamo dire che la chiudiamo domani mattina. Gli accordi ultimi portano a definire un punto di altezza oltre il quale bisogna fermarsi. Sappiamo che il gettito per il comune è stato alto ma andrà a diminuire. Prima di parlare di parchi eco-tecnologici bisognerà pensare a recuperare energia e in sicurezza: centrale sarà il tema del biogas e dell’energia solare. L’esempio del Parco degli Aironi di Gerenzano insegna a noi quello che si può e non si può fare». La candidata di Qui Progetto Gorla pensa anche ad un’area verde attrezzata per il gioco libero dei bambini, co-gestita coi genitori, in un altro luogo: «Ci piacerebbe realizzarla per responsabilizzare genitori e figli al rispetto del bene comune che, proprio perchè è di tutti, va tutelato da chiunque lo usa».
Infine spazio ad un piccolo sogno turistico per il tratto di Valle Olona che si sta cercando di valorizzare con la via Francisca: «L’idea è quella di collaborare coi privati come le aziende agricole della zona, magari con un agriturismo. Gorla non appare nell’elenco dei luoghi del cammino ma dobbiamo dialogare con chi organizza ed essere presenti».
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