Openjobmetis, sprint amaro: Brescia vince con l’ultimo tiro
Una tripla di Burns decide il match di Supercoppa al PalaLeonessa dopo 40' condotti quasi sempre dalla squadra di Caja. Non bastano Strautins e un ottimo avvio

La storia di basket è ricca di partite del genere, vinte in volata da chi per quasi tutto l’incontro è rimasto sotto nel punteggio. Ma non ci si abitua mai né a vincere ne a perdere in questa maniera, soprattutto a perdere come è accaduto alla Openjobmetis, superata da Brescia proprio all’ultimo tiro. Il killer è Christian Burns, un passato recente in azzurro: sua la tripla a 2”6 dalla fine che ha siglato l’89-88 conclusivo e ha messo fine alle speranze varesine di espugnare il PalaLeonessa. E dire che i biancorossi avrebbero anche meritato, anche perché la squadra di Caja ha condotto nel punteggio quasi per tutta la gara, con l’eccezione di un paio di sorpassi biancoblu nell’ultimo periodo.
E tutto sommato, anche su quella azione (Varese era a +2 con i liberi di Douglas, dopo il timeout di Esposito) la Openjobmetis aveva fatto attenzione ai giocatori più temuti in caso di tiro pesante, ma quella vecchia volpe di Burns è ugualmente rimasto troppo solo sul perimetro mentre la difesa intasava l’area e i passaggi più semplici al play rivale Chery. Con un timeout in saccoccia, Caja ha poi disegnato un ultimo tiro con meno di 3” da giocare, ma il tentativo di Douglas ha solo scheggiato il ferro.
Peccato, perché dopo il pesante KO con Milano (che stasera ne ha rifilati altri 40 a Cantù) la Openjobmetis ha messo sul parquet una partita piacevole e a tratti incisiva, con uno Strautins particolarmente ispirato e con buone risposte anche da Andersson oltre che da Morse, piacevole conferma. E quando Varese ha respinto i primi tentativi di rientro avversari, è sembrato che davvero i biancorossi potessero arrivare sino in fondo. Poi Brescia – pure incompleta – si è affidata alla maggiore esperienza dei suoi (Sacchetti, Burns, Moss oltre a Vitali…) mentre alla OJM è mancato in un paio di circostanze il colpo del KO: una tripla sbagliata da Jakovics, una da Scola, qualche libero lasciato sul ferro, qualche rimbalzo di troppo concesso alla Germani.
Ma se il match di Brescia concede più di una voce positiva nelle pagelle, non mancano le note stonate. Ruzzier, anzitutto, è ancora autore di una partita incolore, troppo compassata, senza guizzi (mentre il giovane Denik chiude con 7 assist). Male anche i due confermati, Jakovics e Ferrero (il capitano, in particolare…) con Douglas che finisce sotto la sufficienza ma mostra almeno un po’ del suo potenziale. Troppo poco, per ora, ma nelle gambe ha poca benzina. Ora, venerdì sera, il derby interno contro Cantù, anch’essa a quota zero e con una partita in più: per entrambe la partita della risalita, vedremo chi la sfrutterà.
PALLA A DUE
Esposito fa la conta degli assenti soprattutto tra i lungi dove mancano Ristic e Cline; torna invece a disposizione Moss mentre Bortolani ha ormai ripreso a tempo pieno. In regia c’è Chery con Vitali che parte dalla panca; coppia di lunghi forzatamente italiana con Sacchetti e Ancellotti. Caja ha tutti gli effettivi a disposzione; Douglas è il più indietro dal punto di vista fisico e scatta ancora dal secondo quintetto, con Jakovics che affianca Ruzzier.
LA PARTITA
1Q – Show balistico della Openjobmetis (6/9 in 10′) che scatta con un parziale di 0-11 che lascia di stucco coach Esposito ma anche i tifosi biancorossi. Subito bene Strautins mentre Scola regala un paio di perle. Brescia si accende grazie al tiro pesante e a Crawford ma alla pausa è 22-31 Varese.
Q2 – La Germani evita di perdere altro terreno e risale gradatamente, anche se Varese scopre Andersson che solo nel finale sbaglia il primo tiro in un duello torrido con Bunrs. La OJM però nel finale spreca e consente a Brescia di tornare sotto: alla pausa è minimo vantaggio, 47-51.
Q3 – Nel quarto dispari, Varese riaccelera trovando minuti eccellenti da Strautins che finisce anche per battibeccare con Crawford. La staffetta Scola-Morse dà soddisfazioni a Caja, quella Ruzzier-Jakovics-Douglas invece è fonte di preoccupazione, ma alla mezz’ora è 66-73.
IL FINALE
Nell’ultimo quarto, in avvio, sbagliano tutti ed è lì che forse Varese inizia a perderla, lasciando per strada l’occasione di un altro minibreak. Sacchetti muove il punteggio da 3 punti poi c’è Strautins ma sull’onda lunga è ancora Brian a siglare il primo sorpasso bresciano. La replica di Andersson fa ben sperare così come due liberi di Jakovics (su 3) ma i canstri di Moss, Burns, Chery e Kalinoski fanno pendere l’ago dalla parte della Leonessa. La OJM però non molla, aiutata da due (sacrosanti) falli in attacco dei padroni di casa. Jako imbuca l’unica tripla ma sbaglia il bis così come Scola, Esposito chiede a Chery un fallo sull’86 pari e Douglas non fallisce ai liberi.
Rimessa in attacco, Varese chiude l’area e le linee di passaggio più facili per Chery che però trova Burns largo a sinistra: passo indietro e tripla perfetta a segno con 2”6 da giocare. Caja disegna il gioco per la rimessa offensiva, ma Douglas riceve lontano e può solo tentarci: a volte i miracoli accadono, stavolta no. Vince Brescia 89-88.
GERMANI BRESCIA – OPENJOBMETIS VARESE 89-88
(22-31, 47-51; 66-73)BRESCIA: Chery 10 (1-6, 2-4), Kalinoski 8 (2-5, 1-5), Crawford 16 (3-3, 3-5), Sacchetti 15 (1-1, 3-6), Ancellotti 5 (2-3); Vitali 6 (1-1, 1-2), Parrillo 3 (1-2 da 3), Bortolani 5 (0-1, 1-2), Burns 13 (5-10, 1-2), Moss 8 (3-4, 0-3). All. Esposito.
VARESE: Ruzzier (0-2), Jakovics 7 (1-4 da 3), Strautins 17 (3-5, 3-6), Andersson 16 (1-1, 4-6), Scola 18 (6-10, 2-6); Morse 15 (4-6), De Nicolao 2 (1-2), De Vico 3 (0-2, 1-3), Ferrero 1 (0-3 da 3), Douglas 9 (0-2, 2-8). Ne: Virginio, Librizzi. All. Caja.
ARBITRI: Lo Guzzo, Martolini, Vita.
NOTE. Da 2: B 18-34, V 15-30. Da 3: B 13-31, V 13-36. Tl: B 14-21, V 19-25. Rimbalzi: B 38 (11 off., Burns, Kalinsoki 7), V 37 (10 off., Morse, Strautins 6). Assist: B 24 (Chery 6), V 24 (De Nicolao 7). Perse: B 13 (Bortolani, Sacchetti 3), V 10 (Morse 3). Recuperate: B 3 (Burns 2); V 7 (De Nicolao, Strautins 2). Usc. 5 falli: nessuno. F. antisportivo: Vitali. F. tecnico: Esposito. Partita a porte chiuse.
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