Orari, stop per il voto, spazi e trasporti: come riparte la scuola a Gallarate?
L'assessore all'istruzione Massimo Palazzi fa il punto sul complicato avvio dell'anno scolastico in periodo di Coronavirus, tra capitoli già definiti e questioni ancora aperte
Un inizio di scuola faticoso, costruito giorno dopo giorno: è quello imposto dall’emergenza Covid. Come va a Gallarate? Facciamo il punto con l’assessore all’istruzione Massimo Palazzi.
Partiamo da un punto di cui molto si discute: a Gallarate è prevista qualche soluzione alternativa per i seggi elettorali, per evitare lo stop all’attività scolastica?
«Non mi risulta siano state individuate praticabili alternative, anche dagli ultimi contatti con le scuole mi sembra diano per scontato che ci sarà la pausa per il voto. Anche l’ipotesi di uso di una palestra, là dove esistente, non è praticabile, perché qui a Gallarate comprenderebbe più di un seggio con tutte le difficoltà del caso».
Come sono stati adattati gli spazi negli edifici scolastici? Sono stati individuati anche spazi aggiuntivi esterni?
«Non sono stati trovati spazi alternativi, anche perché non c’è personale sufficiente per assicurare il presidio: sarebbe stato disagevole vigilare ulteriori sedi, in mancanza di certezze sul personale, a di là degli annunci giornalistici. Nei vari istituti si stanno invece facendo lavori per recuperare nuovi spazi: ho assistito con piacere ad alcuni docenti impegnati com buona volontà per liberare spazi, spostando banchi e armadi. Un bel segnale nel senso della responsabilità civica, al di là delle questioni sindacali: un vero esempio, per chi volesse fare il fannullone nascondendosi dietro questioni formali sulle mansioni definite».
Come si riparte concretamente?
«Le scuole riapriranno nelle date indicate, con orario ridotto nella prima settimana (8.20-12), per poi andare a regime (8.20-16) nella seconda settimana dopo il referendum, con l’avvio anche del servizio di post-scuola. Le secondarie entreranno alle 7.55. Entro fine settimana saranno pronte le lettere per l’iscrizione ai servizi pre- e post-scuola: il pre-scuola inizierà subito al 14, il post-scuola la settimana successiva. Nelle scuole dell’infanzia si partirà da 25 ore fino a fine settembre, poi si passerà a 40 ore settimanali, 8-16. Per il servizio mensa noi siamo pronti, ma aspettiamo la risposta dai consigli d’istituto.».
Un punto che – nella primavera scorsa – si immaginava come problematico è la questione degli orari di entrata e uscita…
«Al momento non sono previsti ingressi scaglionati, che avrebbe creato troppi disagi alle famiglie. Questo nelle scuole, mentre nei nidi sono state concordate fasce per garantire i tempi di “triage” all’0ingresso: caso per caso si è esaminata la situazione, definendo tempi di entrata compresi tra le 7.30 e le 9. Prima c’era la possibilità di entrare in momenti diversi, ora invece viene indicata una fascia precisa».
Altro punto che si annunciava problematico nei mesi scorsi è quello dei trasporti per le superiori. A che punto siamo?
«Avevamo già discusso in periodo post lockdown con i dirigenti la questione. Pochi giorni fa l’amministratore di Amsc mi ha chiamato chiedendomi di svolgere un ruolo di facilitatore nei contatti con i dirigenti. Nei prossimi giorni, alla luce delle linee guide appena pubblicate dal governo, faremo un incontro tra l’azienda e i dirigenti interessati, soprattutto quelli degli istituti superiori ma forse anche qualche comprensivo».
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