Reti spa entra a Piazza Affari, Paneghini: “Vogliamo crescere tenendo fede ai nostri 4 pilastri”
Cerimonia nel campus di via Mazzini per la quotazione della società alla Borsa Italiana. L'obiettivo è quello di affrontare nuove sfide rimanendo una società benefit
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Reti s.p.a. è entrata stamattina, giovedì, a Piazza Affari. Il grande passo, annunciato nei giorni scorsi, è stato compiuto dall’azienda del ceo e fondatore Bruno Paneghini che la tenne a battesimo 26 anni fa. Una piccola ma intensa cerimonia ha salutato l’avvio delle contrattazioni del titolo all’interno della sala conferenze del campus di via Mazzini alla presenza del sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, del vicesindaco Manuela Maffioli, del presidente di Univa, Roberto Grassi, e i vertici di Confindustria Altomilanese, Diego Rossetti e Andrea Pontani.
Paneghini, attorniato dai suoi più stretti collaboratori ha raccontato il viaggio che ha portato l’azienda che gravita nel settore dell’It consulting e system integration a diventare una delle realtà più importanti in Italia nel settore con 350 collaboratori che ha definito «il motore di questa azienda», 21 milioni di euro di ricavi nel 2019 e un pacchetto clienti di oltre 100 aziende in Italia e all’estero.
Oggi vanta un campus tecnologico, ricavato dai capannoni ormai in disuso da tempo di una delle tante realtà industriali che hanno fatte grande Busto Arsizio, dove oggi i clienti vengono provare le soluzioni per le proprie aziende: «Abbiamo trasformato un luogo abbandonato in un laboratorio di ricerca e sviluppo» – ha commentato il presidente e fondatore.
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Per Reti «non è un traguardo ma una partenza. Siamo una società benefit che ha nello statuto i 4 pilastri he la rendono tale. Interdipendenza con il territorio in cui lavoriamo (hanno ospitato il lancio di its incom, organizzano eventi culturali, formativi e tecnologici), attenzione al personale (piani welfare personalizzati per i dipendenti, sviluppo delle proprie passioni), sostenibilità positiva (applicazioni che evitano uso carta), rispetto per l’ambiente (grazie al recupero di una struttura in disuso e l’applicazione di tecnologie che ne fanno uno smart building)».
Qual è l’obiettivo di questo ingresso in Borsa? «Continuare la crescita di ricerca e sviluppo, aumentare l’appeal dell’azienda per attirare nuovo personale, aumentare il livello qualitativo delle figure professionali, acquisire nuove realtà» – ha concluso Paneghini.
Il sindaco Antonelli ha commentato il cambiamento del tessuto economico della città: «Qui dove c’era il cotonificio Venzaghi si lavora con le tecnologie più avanzate, mettendo in campo le idee più innovative. La quotazione in Borsa è l’inizio di una nuova avventura che permetterà a Reti di crescere ancora e ampliare ulteriormente i suoi orizzonti. Vi auguro di realizzare i vostri obiettivi e di farlo qui a Busto Arsizio, città che avete scelto non a caso per la vostra bellissima e innovativa sede».
«La quotazione in Borsa di Reti conferma e rilancia la solidità del nostro sistema imprenditoriale cittadino, e delle donne e degli uomini che oggi ne tengono con fierezza e professionalità le redini, eredi di una straordinaria tradizione di coraggio, lungimiranza, spirito di sacrificio e capacità di intrapresa – commenta la vicesindaco e assessore allo Sviluppo del territorio Manuela Maffioli – . Una componente fondamentale del ‘sistema città’, per la quale l’Amministrazione comunale è chiamata ad assicurare le migliori condizioni di operatività. In questo senso il nostro impegno è massimo».
Anche Roberto Grassi, presidente di Univa, ha voluto salutare Paneghini e fargli un grande in bocca al lupo per questo importante passo verso l’apertura di nuove frontiere: «In un momento così delicato, sei diventato un punto di riferimento per noi imprenditori».
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